Benvenuti ai genitori...e ai bambini!

Questo blog nasce dal desiderio di condividere "lievemente" le gioie, le speranze, le sorprese, le favole e i dubbi che...
rallegrano e stimolano le scelte quotidiane dei genitori.

lunedì 15 maggio 2023

Doni a saperli vedere. Favola MARE



Quarto  appuntamento

racconto di Annamaria Gatti  -  illustrazione di Eleonora Moretti

fonte: Città Nuova maggio 2023 

MARE

Con l’arcobaleno ancora negli occhi, la principessa Lucia e Carlo continuarono a volare sulla mongolfiera nel cielo, reso limpido dalla pioggerellina.

Quale nuova scoperta avrebbe fatto Lucia, fuggita dalla torre principesca in cerca di amici? Aveva conosciuto e apprezzato le nuvole, il vento, la pioggia e Carlo, che l’aveva accolta sul suo pallone aerostatico…

 “Brezza, ci sei? Dove ci porti ora?” aveva chiesto Lucia.

“Sono sempre qui” aveva confermato la brezza, “conosco il tuo desiderio, fidati di me.”

Così li aveva portati in riva al mare. Lucia non lo aveva mai visto: una distesa luccicante sotto il sole mattutino. Le onde discrete sembravano cullare pesci bambini. Poi si fecero vivaci e spumeggianti,  ricamando il mare con arabeschi eleganti, prima di sciogliersi sulla sabbia.

“Calma ragazze, non fate le birichine” aveva sussurrato la brezza.

“Vogliamo anche noi salire sulla mongolfiera! Cosa si vede da lassù?” avevano replicato le onde.

“No, ragazze” aveva escluso la brezza. “E’ vero che siete prodotte da vento, temperatura dell’acqua e dell’aria o correnti marine… Ma farvi un giro in mongolfiera è davvero troppo…”

“Uffa!” risposero in coro le onde. Ma subito Lucia aveva chiesto:

“E’ bellissimo il mare. Come è nato?”

Un gabbiano planato sul margine del cesto della mongolfiera rispose:

“Salve, sono Germano maestro gabbiano. Ma faccio anche la guida turistica. Mi raccontava mio nonno che  miliardi di anni fa la Terra si è raffreddata  e ha cominciato a piovere. L’acqua ha riempito gli avvallamenti che c’erano sul pianeta e si sono formati i mari, che sono salati perché la pioggia scorre sulle rocce e si porta via i sali minerali che ci sono lì. Io, nel mio mare ci sto bene. Ma c’è un problema: molti di noi abitanti del mare trovano  plastica e altre sostanze pericolose per la nostra salute.”

 “E’ vero. Gli uomini buttano roba che inquina e non so se noi bambini potremo vederlo pulito quando saremo grandi” aveva precisato dispiaciuto Carlo.

“Guardate laggiù sulla spiaggia!” aveva garrito il gabbiano.

Sulla spiaggia c’erano una nuvola di bambine e bambini muniti di sacchi, guanti e pinze. Erano intenti, con i loro maestri, a raccogliere i rifiuti che il mare aveva scaricato e che si sarebbe ripreso con l’alta marea.

I bambini  difendono volentieri la natura, aveva pensato Lucia, che li avrebbe volentieri aiutati. 

Ma ora dove li stava portando  la brezza?


Pubblicato da Annamaria Gatti

 

 

 

sabato 13 maggio 2023

Festa della Mamma e dintorni: Mamma perchè sei sempre arrabbiata?

 

Mamma, siediti qui con me 


"Mamma perchè sei sempre arrabbiata?" scrive una mamma a Famiglia Cristiana, per chiedere una consulenza, rattristata da questa frase del figlioletto. E Alberto Pellai risponde con la consueta competenza e  con dovuta comprensione.

Festa delle mamme, domani. Mamme lavoratrici e spesso stressate e multitasking, ma non sempre perchè imparano strategie. Mamme che appaiono arrabbiate, ma che amano tantissimo i loro figli e sperano sempre di riuscire ad arrivare a tutto. E si fatica. Anche ad accettare i limiti che ci sono e che i figli perdonano, se amati.

Ed ecco che  un figlio ti ferma e ti fa una domanda che è uno scrigno di amore, seminato là dove il cuore duole. Una domanda che dice tante cose:

"Mamma, so che mi vuoi benissimo, ma mi dai un tempo rilassato di coccole e di ascolto? Mamma fermati un po' per volerti bene anche tu..." perchè i bambini le cose le capiscono benissimo, e se ce le dicono e le ascoltiamo, come fa questa mamma in gamba,  impariamo anche da loro. E ci perdoniamo e ci comprendiamo e proviamo la giusta compassione. 

Ho sempre constatato che ho imparato molto dalle mie tre figlie in tanti anni e tutt'ora, anche se sono nonna, raccolgo da loro stimoli continui a migliorarmi e a conoscermi. Mi hanno fermato quando dovevo, hanno usato linguaggi diversi per esprimersi e chiedere. Hanno perdonato tanti miei errori che sono la norma e fonte di crescita. 

Poi imparo molto anche dai miei nipoti, ma questa è un'altra storia.


Pubblicato da Annamaria Gatti

foto: Centro Botanico Vitorchiano


 

martedì 9 maggio 2023

Una guida didattica: Sostegno in pratica

 

SOSTEGNO IN PRATICA

di Annamaria Giarolo
ed. Erickson
Guide didattiche

Recensione di Annamaria Gatti

"Casi, strategie e strumenti normativi per una didattica efficace e inclusiva" Anche il sottotitolo è già ricco di rimandi operativi e la guida si presenta infatti come un accompagnamento nella pratica quotidiana, sostenuta da alti valori pedagogici ed educativi. 

Annamaria Giarolo si cala nella realtà scolastica con stile e con una solida preparazione, acquisita non solo da studio continuo e attento, ma soprattutto dalla pratica, appunto, sperimentata come insegnante, docente di sostegno e pedagogista con ruoli di referente di istituto e di formatrice. 

Anche questo volume, come il precedente "Io amo la scuola" di cui è coautrice per le edizioni la meridiana, è strumento operativo, che si presenta molto articolato e vasto nella proposta, rivolta agli insegnanti di sostegno, ma anche a tutti i docenti, che condividono con loro la responsabilità del clima di classe e degli interventi didattici e pedagogici, in ottica collaborativa e inclusiva. 

La struttura voluta per questo lavoro infatti presenta,  temi e argomenti, a cui sono dedicati per ogni capitolo tre sezioni: la storia, l'approfondimento e la parola agli insegnanti di sostegno... Queste sezioni poi sono arricchite da indicazioni, esperienze, strumenti e riferimenti normativi atti a comprendere le problematicità e a supportare le prassi scolastiche,  calandole nella quotidianità anche con tabelle, griglie, schemi di lavoro, suggerimenti innovativi. Insomma,  uno strumento davvero prezioso, da spendere subito e da sperimentare. 

Non solo un volume specifico per comprendere l'attività di sostegno, così preziosa se ben esercitata, ma credo possa essere una valida occasione per avere un quadro ampio e autorevole sulle pratiche inclusive, che sono  trasversali e permeano tutta la vita scolastica e dei suoi agenti,  dove se si trova a suo agio l'alunno con bisogni speciali, allora si trovano bene proprio tutti. 

Un volume da consigliare anche a dirigenti e a studenti universitari che si preparano alla professione alta dell'insegnamento.