PENSAMI GRANDE!
di Annamaria Gatti
Silvana si muove con leggerezza
per casa e fa mille cose con la
laboriosità dell’ape e la delicatezza della farfalla.
E’ attenta a tutto e soprattutto
a tutti coloro che incontra, per i quali ha sempre una parola di
interessamento. Un occhio vigile all’orologio perché l’efficienza è per
lei, saper anche scandire il tempo. Ma non se ne cruccia e per
questo a me sembra un pozzo di saggezza e di equilibrio tutto femminile.
Sembra giovane ancora e solo
quando si affianca al figliolo, allora hai la certezza che questi suoi anni
siano portati proprio bene.
Davide infatti è già un giovanottino della scuola media, più
alto di lei, cresciuto in fretta, sembra un principe biondo.
Fra una cosa e l’altra
Silvana osserva limpidamente, senza
pretese:
“Sono contenta di Davide, ha
imparato a fare da solo, sa studiare e ha capito che tutto dipende da lui e
dalla sua buona volontà. Io ho fiducia nelle sue possibilità. Questa fiducia
l’ho sempre avuta, anche quando molti intorno
mi dicevano che non c’era da aspettarsi molto da un figlio disabile. E
mi guardavano anche con un po’ di compassione”.
Silvana si ferma e sorride, poi
continua.
“E ho avuto ragione, Davide ha
vinto molte battaglie, ha preso buoni voti ed è stato promosso anche
quest’anno. Ha buoni rapporti con i suoi professori e con i suoi compagni, si
aiutano, stanno bene insieme e vedo Davide contento. Neppure il padre credeva ai
suoi occhi quando lo ha visto recitare sul palco”.
Un guizzo di soddisfazione
le colora il viso.
“Bisogna avere fiducia nei figli e fargliela
sentire sempre, crederci ed esigere che poi ci mettano tutta la loro capacità,
perché camminino da soli e acquistino autostima”.
“
Quando vedo mamme disperate perché i loro figli non fanno meglio degli
altri mi dispiace, perché capisco che hanno preso la strada sbagliata. Dico a
loro che non è il caso di affannarsi troppo per rendere facile il cammino dei
figli e pretendere che si distinguano a tutti i costi e che vadano proprio là,
nella direzione voluta. E poi si
disperano se gli stessi figli rispondono male o rifiutano ogni loro aiuto. Si sentono incapaci e per forza si ribellano!”
Davide sta leggendo un libro
seduto sul divano. E’ sempre educato e rispettoso, lo sguardo dolce di chi è in
pace con tutti e prima di tutto con se stesso. Poi saluta, con un sorriso
attento alla persona che ha davanti, senza timidezze.
Quali interessi ha Davide se lo
pensiamo grande?
“A Davide piacerebbe coltivare
bene un orto, ha dimostrato abilità con i pomodori… Ma vorrebbe anche imparare
a suonare la batteria… Poi ha un’altra passione…” e qui la voce di mamma
Silvana si affievolisce e sussurra “…gli piace fare la pizza, potrebbe studiare in qualche scuola
specializzata, vero?”
Già, forse il cammino è proprio
aperto per questo figlio molto amato, perché promosso nella vita, prima di
tutto da una madre che non si è mai scoraggiata e lo ha lasciato volare con le
sue ali.
Beati i miti, penso ripetendo una
complicata lezione, beati i puri di cuore.