Non sono certificati per disabilità.
Hanno normali abilità intellettive. spesso anche notevoli.
Non hanno una diagnosi per DSA, i disturbi specifici di apprendimento. (legge170, Linee Guida luglio 2011, vedi post)
Non hanno un disturbo dell'attenzione, un ADHD...
Però ci sono delle sofferenze che mettono a dura prova loro e la loro famiglia, oltre ai docenti che li seguono a scuola...:
"...Si tratta, in particolare, dei disturbi con specifiche problematiche nell’area del linguaggio (disturbi specifici del linguaggio o – più in generale- presenza di bassa intelligenza verbale associata ad alta intelligenza non verbale) o, al contrario, nelle aree non verbali (come nel caso del disturbo della coordinazione motoria, della disprassia, del disturbo non-verbale o – più in generale - di bassa intelligenza non verbale associata ad alta intelligenza verbale, qualora però queste condizioni compromettano sostanzialmente la realizzazione delle potenzialità dell’alunno) o di altre problematiche severe che possono compromettere il percorso scolastico..." 1.2 Direttiva MIUR -BES-27/12/2012.
L'attenzione educativa non nasce dall' emanazione di una direttiva e neppure di una legge.
Però aiuta e molto!
Però aiuta e molto!
La cura dell'evoluzione dei nostri bambini e dei nostri ragazzi è il primo interesse del mondo scolastico docente, che concentra in un'unica azione valori e scelte di grande dimensione. Vogliamo pensare che debba essere sempre così e che le buone pratiche siano la norma pedagogica e didattica.
Ma questa direttiva è espressione di un ulteriore binario in cui ci si è incamminati, per garantire ai ragazzi un approccio attento al potenziale intellettivo e umano.
Il cammino non è di semplice percorrenza, ma mette i docenti nelle condizioni di operare con più serenità e nuove competenze riconosciute, da formare ulteriormente a livello nazionale.
Il lavoro è molto e di grande impegno.
"STRUMENTI D’INTERVENTO PER ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI
E ORGANIZZAZIONE TERRITORIALE PER L’INCLUSIONE SCOLASTICA" è il titolo della Direttiva MIUR del 27 dicembre 2012, che ora è al vaglio delle scuole per l'applicabilità di alcune strategie interessanti e che pongono l'accento appunto sulle buone pratiche che favoriscono l'inclusione di alunni e studenti comunque con difficoltà.
pubblicato da Annamaria Gatti
gatti54@yahoo.it
pubblicato da Annamaria Gatti
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illustrazione da 4icpadova.it