Sono stata davvero colpita da una frase scritta da una quindicenne in un elaborato in questi giorni, in cui le scuole sono state chiuse e riportata durante un webinar di formazione per psicologi con i dati del disagio adolescenziale sott'occhio:
"DITE CHE NOI SIAMO IL VOSTRO FUTURO,
MA VOI NON DIMOSTRATE DI ESSERE IL NOSTRO"
Non poter frequentare, non avere la possibilità di un minimo di normalità di relazioni e condivisioni sta provando ulteriormente i bambini e i giovani, che pure le mascherine e tutte le indicazioni le hanno seguite, definiti i nostri supereroi.
Difficile pensare alla DAD come risorsa. E' un ripiego, non sempre ben strutturato, in cui la relazione spesso viene ignorata, nonostante i richiami, gli appelli e le segnalazioni e l'impegno di molti insegnanti.
La chiusura di nidi e scuole dell'infanzia poi lasciano sbigottiti tutti coloro che ci lavorano e soprattutto le famiglie su cui pesano ancora fardelli pesanti. Intanto ricordiamo che anche i nostri medici e i nostri infermieri, che continuano a essere i nostri eroi, sono genitori.
"DITE CHE NOI SIAMO IL VOSTRO FUTURO,
MA VOI NON DIMOSTRATE DI ESSERE IL NOSTRO"
Si poteva fare meglio, si poteva curare la scuola ad accogliere e a gestire meglio questo tempo. Andavano presi provvedimenti giusti e programmati quegli interventi che avrebbero permesso ai bambini e ai ragazzi di avere la scuola in presenza.
Chiediamo si faccia il possibile per non ritornare in questa situazione di sofferenza.
Più che il nostro futuro, sono il nostro e il loro presente. Concordo
pubblicato da Annamaria Gatti
gatti54@yahoo.it
foto da Città Nuova
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