Benvenuti ai genitori...e ai bambini!

Questo blog nasce dal desiderio di condividere "lievemente" le gioie, le speranze, le sorprese, le favole e i dubbi che...
rallegrano e stimolano le scelte quotidiane dei genitori.

martedì 23 luglio 2024

Carcere minorile e violenze. Deve esserci un'altra strada.




Sul periodico Città Nuova di luglio,   troviamo un articolo toccante e deciso di Elena Granata* nella sua rubrica "Penultima Fermata" E' un richiamo forte, dopo i fatti di cronaca relativi al carcere minorile di Milano, intitolato a Cesare Beccaria, in cui 13 esponenti della polizia penitenziaria sono stati arrestati e altri 8 sospesi per violenze sui ragazzi. 

Non è impossibile immaginare il disagio in cui questi fatti sono accaduti, inquietante la situazione in cui versano gli 82 giovani,  di cui la maggioranza  non italiani, con la presenza di  minori non accompagnati e solo 11 con condanna definitiva. 

Come adulti, genitori, educatori e semplici cittadini non possiamo non indignarci e chiederci come si sia potuto arrivare a tanto e come poter fare per cambiare rotta e rendere consapevole  chi di dovere che occorre pensare una giustizia che "...consente di riparare il danno, ma anche di riparare l'anima dei ragazzi più fragili" (E. Granata  "Nessuno tocchi il giovane Caino" Città Nuova Luglio 2024)                                                                                                                                     

Ora, se è vero che "Non esiste istituzione totale nella quale le dinamiche controllore-controllato non tendano a diventare perverse, dove nel tempo non si inneschino punizioni indebite, repressioni o rivolte, conflitti"(idem) è appunto vero che non è possibile tacere sulle denunce e invece lavorare per elaborare possibili alternative al carcere, ancor più visto che stiamo parlando di ragazzi. 

Cercare prassi vincenti, operare per il recupero, utilizzando spazi adeguati, favorendo le relazioni, l'incontro, le attività che possano interessare i ragazzi e  soprattutto collegandosi con l'esterno, come scrive Elena Granata "Un contesto  chiuso all'esterno trasforma l'indole delle persone, le consuma, le spinge verso modalità repressive. Il carcere ammala, il carcere stravolge, il carcere esaspera." (Idem)

Il fatto è che sono anche nostri questi ragazzi, e sono un sesto dei minori in carcere in Italia. 

*Elena Granata. l'autrice, è professoressa associata di Urbanistica al Politecnico di Milano, vicepresidente della Scuola di Economia Civile e del Comitato scientifico delle Settimane Sociali ed è stata membro dello Staff Sherpa, della Presidenza del Consiglio dei Ministri, G7/G20 (2020-21) sui temi della biodiversità e trasformazioni urbane. 

pubblicato da Annamaria Gatti

foto da Antigone on line e pinterest

sabato 13 luglio 2024

La ninna nanna de la guerra. Trilussa 1914



Venti di guerra, corsa agli armamenti. In questo articolo L’Italia dopo il vertice Nato di Washington

https://www.cittanuova.it/litalia-dopo-il-vertice-nato-di-washington/?ms=006&se=018&fbclid=IwZXh0bgNhZW0CMTEAAR3ANMNeEc_bJpLwvThCBHH-kWPRru6nRhrFThDRby6vz_792eduOgXj9Os_aem_DmYFYjpcYWi669gak5Y2vA%E2%80%A6

Carlo Cefaloni descrive l'incontro NATO  a Washington e conclude: 

"Un cambiamento d’epoca che fa pensare se solo si fa memoria che quelle stesse mura del teatro di piazza Santa Chiara hanno visto nel 1919 la fondazione del Partito popolare di Sturzo, De Gasperi e molti altri, che, all’indomani della tragedia del primo conflitto mondiale, prevedeva tra i punti programmatici il disarmo universale."

E Trilussa scriveva la sua "La ninna nanna de la guerra..." Era il 1914. 

“Ninna nanna, nanna ninna,

er pupetto vò la zinna:

dormi, dormi, cocco bello,

sennò chiamo Farfarello

Farfarello e Gujermone

che se mette a pecorone,

Gujermone e Ceccopeppe

che se regge co le zeppe,

co le zeppe d'un impero

mezzo giallo e mezzo nero.

Ninna nanna, pija sonno

ché se dormi nun vedrai

tante infamie e tanti guai

che succedeno ner monno

fra le spade e li fucili

de li popoli civili

Ninna nanna, tu nun senti

li sospiri e li lamenti

de la gente che se scanna

per un matto che commanna;

che se scanna e che

s'ammazza

a vantaggio de la razza

o a vantaggio d'una fede

per un Dio che nun se vede,

ma che serve da riparo

ar Sovrano macellaro.

Chè quer covo d'assassini

che c'insanguina la terra

sa benone che la guerra

è un gran giro de quatrini

che prepara le risorse

pe li ladri de le Borse.

Fa la ninna, cocco bello,

finchè dura sto macello:

fa la ninna, chè domani

rivedremo li sovrani

che se scambieno la stima

boni amichi come prima.

So cuggini e fra parenti

nun se fanno comprimenti:

torneranno più cordiali

li rapporti personali.

E riuniti fra de loro

senza l'ombra d'un rimorso,

ce faranno un ber discorso

su la Pace e sul Lavoro

pe quer popolo cojone

risparmiato dar cannone!”

(Trilussa)

Pubblicato da Annamaria Gatti

gatti54@yahoo.it

foto da Società Italiana di Pediatria


martedì 25 giugno 2024

Un prequel esilarante: Cappuccetto Grosso - Recensione

 

Sebastiano Ruiz Mignone
illustrazioni di David Pintor
CAPPUCCETTO GROSSO
I nuovi colori del mondo
Edizioni Città Nuova

Recensione di Annamaria Gatti

Un prequel gustosissimo: narrazione incalzante, convincente e umorismo contagioso, a prova di bambino. 
Anticipare la storia di Cappuccetto Rosso, attraverso i fatti che l'hanno determinata e narrati da un fantomatico lupo cattivo, è stato un geniale  espediente del celebre autore Sebastiano Ruiz Mignone, che aggiunge questo albo al lungo elenco di libri per l'infanzia. 

Anche questo "Cappuccetto Grosso", albo  cartonato e pregiato,  poi meriterebbe un premio, come già altre sue produzioni, anche perchè supportato con maestria da David Pintor, che di mestiere fa l'illustratore, con merito. Lo fa anche con rispetto del testo e certamente in sintonia con l'umorismo di Mignone, e questo non fa che confermare una notevole affinità artistica, segnata da interessi comuni per l'arte, la musica, il teatro...

Cappuccetto, con un enorme mantello rosso con cappuccio incorporato confezionato dalla nonna, è costretto ad attraversare il bosco, fra le risatine e gli sghignazzi di persone e animali. Ma non si perde d'animo, anzi con notevole grinta arriva a catturare col mantellone il lupo denigratore, concludendo così un primo match vittorioso su uno dei lupi del bosco. Il mondo femminile ringrazia! E anche quello maschile presumo.
Ma i lupi in un bosco sono tanti e fra di loro si nasconde la voce narrante, che sembra dare l'appuntamento alla classica storia di Cappuccetto Rosso. 

A mia esperienza sul campo "Cappuccetto Grosso" è piaciuto molto di più della fiaba classica. 
Forse perchè i gesti a rallentatore per catturare il lupastro hanno dato un autentico brivido rosso? 
Forse perchè lo sguardo intrigante di Cappuccetto, vincitrice sul lupo catturato, ci ripaga da tutti gli schiamazzi causati dal ridicolizzare il suo mantello size XXXL? 

Forse perchè (finalmente!) sono rimasti a bocca aperta per la meraviglia gli sghignazzatori di turno a vedere la forza inaspettata di una dolce bambina?

E dopo questo prequel chi si aspetta più che il lupo cattivo riesca davvero a mangiare  Cappuccetto Rosso? 

Pubblica Annamaria Gatti



 


sabato 22 giugno 2024

Speculare sul tempo dei figli: un appello

 



Abbiamo bisogno di voci chiare e profetiche che ci riportino all'umanità

Il Giubileo e la remissione del debito dei paesi poveri,

un appello profetico

Luigino Bruni
da Avvenire             8 giugno 2024

"...l’usura del nostro tempo non è soltanto una faccenda finanziaria, non riguarda solo le banche, gli usurai antichi e nuovi. 

Siamo dentro una intera cultura usuraia, che non ascolta il principio primo di ogni civiltà anti-usuraia: 

«non puoi lucrare sul tempo futuro, 

perché quello è il tempo dei figli, della terra e della discendenza». 

La nostra generazione è una generazione usuraia, 

perché usuraio è chiunque specula sul tempo dei figli e delle figlie, 

e ipoteca il loro futuro."

pubblica Annamaria Gatti

foto da liberetà

 

martedì 18 giugno 2024

"Elly e Billy" La poesia delle piccole cose. Città Nuova. Recensione

 



Cristina Marsi
ELLY E BILLY
Illustrazioni di Francesca Carabelli
Città Nuova         marzo 2024

Recensione di Annamaria Gatti

Si legge in quarta di copertina:  La poesia delle piccole cose, come solo lo sguardo di un bambino pieno di curiosità e fantasia, può cogliere grazie a un amico immaginario.  
E il racconto si libra, fra illustrazioni a piena pagina e mai banali. 

Elly, bimba alle prese con il primo giorno di scuola, dialoga con l'amico Billy. un peluche che la segue anche nelle prime esperienze scolastiche e l'aiuta inconsapevolmente a risolvere qualche problemino di solitudine, che Elly dimostra di sapere risolvere con il suo sotegno... empatico, condividendo le emozioni con un'altra bambina ugualmente sola.
 
Billy resta il suo interlocutore  anche quando scopre la seconda vita di una foglia che prende il volo. Poesia e colore si mescolano con armonia gentile e rendono il volumetto attraente. 

La scelta del maiuscolo e i consueti accorgimenti che favoriscono una facile leggibilità, lo inserisce nella collana, che regala in terza un robusto segnalibro: un onore per chi sta affrontando nuove abilità nell'avventura  della lettura.













domenica 16 giugno 2024

Un racconto green: Ciuffi d'erba. Città Nuova. Recensione

 

Max Monteforte
CIUFFI D'ERBA
illustrazioni di Leonardo Spina
Città Nuova         maggio 2024

Recensione di Annamaria Gatti

"C'era una volta un bambino che possedeva un potere speciale: dove correva lui spuntavano ciuffi d'erba"
Un sogno in questo tempo di "errori ambientali" vissuti dai bambini e dai giovani come veri attacchi al loro presente e al loro futuro.

La storia non dà un nome al bambino, ma fra le righe si intuisce che è lui l'eroe della faccenda e potrebbe chiamarsi proprio come ogni lettore  che sfogli questo libretto agile e dalle illustrazioni espressive, ben impaginate a sostegno di un testo concreto e incisivo, degno del suo autore, che è allenatore nazionale di pentathlon moderno.

Gli Sdraiati invece sono gli adulti, che sempre più spesso, anche nella realtà, sanno solo dire dei NO ai giovani intraprendenti e che desiderano cambiare in meglio questo pezzo di mondo. 
E visto che siamo in tema elezioni, il cambiamento green avviene anche attraverso la scelta giusta di chi amministra e infatti, proprio nel racconto, il nostro eroe saprà assumersi una grande responsabilità: diventare sindaco di un nuovo pianeta, dal nome che è una promessa: Ciuffi d'erba. 
La post fazione  dello psicoterapeuta Alberto Rossetti è dedicata agli adulti educatori per riaffermare che lo sport, gioco e sogno,  ci aiuta a conoscerci e a prenderci cura di noi stessi, degli altri e dell'ambiente. 





martedì 11 giugno 2024

Finita la primaria, guardo alla secondaria: cosa mi aspetta?

 


La vita si apre davanti a te

"Verso nuove avventure" titola la pagina di Popotus del 6 giugno a firma dello scrittore Angelo Petrosino, che si rivolge ai bambini e alle bambine che lasciano la primaria per entrare nella secondaria di primo grado. 

E immagina, da buon maestro, che si ingeneri quel che io chiamo... un battito accelerato del cuore, causato dal timore di una novità che li considera più grandi e non più bisognosi di cure infantili. Una novità difficile da affrontare.

"Crescere è faticoso, ma pur sempre una avventura da affrontare con coraggio" scrive Angelo, "...e avete già cominciato a farlo."
Tenacia e coraggio, fiducia e spirito di avventura, dunque. 

"Io mi auguro che... i PROF. ricordino a loro volta che 
a scuola si va con la testa,
con il corpo,
e con la propria storia, 
per imparare, 
prima di tutto, a vivere."
Parole semplici e vere.
Io sono certa che i prof. e le prof. sappiano tutto questo e lo vivano nell'accogliere le ragazze e i ragazzi nella scuola secondaria di primo grado. Non è una professione facile, per nulla, e molti prof. sono davvero meravigliosi. (Vedi:https://attentiaibambini.blogspot.com/2024/04/un-bravo-insegnante-fa-la-differenza-le.html)
(Se qualcuno non ne è capace faccia altro, significa che ha talenti da spendere in altri ambiti).

E ritorna il ritornello valido in ogni ordine di scuola:
Là dove c'è empatia e un clima caldo e accogliente, 
si superano tutte le barriere, 
si appianano le difficoltà, 
si accettano gli errori come momenti per crescere, 
si scommette sui talenti anche nascosti
e fioriscono le persone.

A TUTTI I DOCENTI DI SCUOLA SECONDARIA: 
SIETE ATTESI IN QUESTA AVVENTURA 
CON LA COMPLICITA' DI NOI TUTTI






pubblicato da Annamaria Gatti
foto da:  Pianetadesign