Benvenuti ai genitori...e ai bambini!

Questo blog nasce dal desiderio di condividere "lievemente" le gioie, le speranze, le sorprese, le favole e i dubbi che...
rallegrano e stimolano le scelte quotidiane dei genitori.

domenica 28 aprile 2013

Il dolore ti sarà prezioso: le parole per dirlo.

 
..."Quanta sapienza a portata di mano nel grande libro della natura.
Una nonna di campagna  mi spiegava che loro, da bambini, tante cose le capivano da soli.
Vedere la pioggia che riportava cieli pieni di stelle, o la stagione della potatura, che irrobustiva l'albero.
Tutte vicende che parlavano di una certa morte, ma anche di vita.
E spiegavano... che una nuova creazione può nascondersi dietro ogni dolore.
La Natura parlava ai bambini come fa  una fiaba, con parabole perfette per la loro mente magica.
E lo farebbe ancora, ma le stelle, se va bene, le vedi sui biscotti al cacao, nelle nostre città.
Usate la fantasia metrolpolitana, specialmente con i più piccoli.
I viali hanno alberi  con grandi radici che spaccano l'asfalto?
E allora, sono parole di una amica:
"Questo dolore è il tuo piccolo albero
che per far crescere le radici sta spaccando il vaso che lo conteneva...
E questo ti ha fatto male.
Molto.
Ma ti sarà prezioso, un giorno.
Perchè la sua chioma diventerà molto più bella."
da: Il viaggio della  mente bambina, Riccardo Bosi, Città Nuova Editrice, Roma 2013


pubblicato da Annamaria
foto da: www3.varesenews,it

martedì 23 aprile 2013

Buon compleanno libro!


Oggi è il compleanno del libro.
Ho incontrato molti bambini in questi giorni.
In tutti davvero la magia del libro non si è spenta, fuoco attizzato da maestre e maestri tenacissimi e bravi. Sostenuto da genitori intelligenti e sensibili. Curato da bibliotecari amabili e discreti, ma innamorati del libro.
Troppo ottimista?
Ingenua?
Forse.
Forse no: è la realtà che incontro tutto l'anno, non solo in questa occasione.
Domani nella mia città i ragazzi si riuniranno nella piazza principale per un flash-book-mob, per riaffermare con poche parole urlate al vento e all'attenzione degli adulti più distratti,  una fiducia  nelle pagine pensate e scritte per far scorrere la vita buona.
Un interrogativo per chi quelle pagine le compone con trepidazione, ascoltando l'anima, perchè siano vere e piene di rispetto per l'uomo.
Se ci crediamo noi, la fiducia scorre e crederanno anche loro! 
 

Pubblicato da Annamaria
ill. da: Libreria Fogola Pisa

sabato 6 aprile 2013

Il Piccolo Principe e il successo.

Il Piccolo Principe

Recensione di Annamaria Gatti
Fonte: Città Nuova, 25 marzo 2013
La ragione di un  successo in 70 anni, con infinite riedizioni.
 
“Il piccolo Principe” di Antoine de Saint Exupéry, prima edizione 1943,   è uno dei miei libri preferiti da sempre insieme a  “Povero Gioni e Arnica” di Làzàr Ervin (Città Nuova, 1984).  Ebbene… dopo l’ennesima appassionata  citazione udita  a Brescia in una celebrazione ufficiale per essere più vicini al cuore dell’uomo,  non si può fare a meno di recensire questo Piccolo Principe, anche se resta  difficile sottolineare un aspetto nuovo che determina il successo di questo rieditato  indiscusso capolavoro dell’amicizia.
Ce lo portiamo nel cuore questo bambino così saggio e “grande” nelle sue intuizioni e nei suoi  discreti insegnamenti, che ci ha accompagnato nella vita e che abbiamo citato in qualche occasione importante, sia essa un biglietto ad un amico, sia una conversazione profonda, o forse un intervento importante.
Il Piccolo Principe - Pop UpBen venga allora il desiderio di superare la ritrosia di una facile recensione vista la presenza eroica, per circa  un intero anno, nei primi posti della top ten di vendita dei libri per ragazzi.
Per ragazzi?
Sostengo che questo binario filosofico ed esistenziale sia così immediatamente e inconsciamente recepito  dai bambini, ma anche così ricco di incoraggiamento per l’ adulto che combatte nella vita la sua buona battaglia contro il conformismo e l’opportunismo, la fretta e il baccano,  l’egoismo e la vergogna,  la corruzione e il compromesso.
 
Allora un capolavoro portatore di verità vestita di poesia si accompagna al desiderio di vita vera, diventa vademecum del cammino e seria occasione di condivisione con le nuove generazioni.

Poi la faccenda si fa intrigante, perché ci verrà richiesta  assoluta coerenza. Auguri!






martedì 2 aprile 2013

Favola: Nicola piano piano



...uno scoiattolo era là, fermo accanto a una fila di chioccioline
che in processione stavano attraversando il sentiero...
 
di Annamaria Gatti
Illustrazione di Eleonora Moretti
fonte: Città Nuova, 25 marzo 2013
 
NICOLA  CHE OGGI VA PIANO PIANO

C’era una volta una giornata strana. 

Nicola si era svegliato piano piano. Il sole stava sorgendo lentamente dalla collina e tutto era così luminoso che Nicola aveva esclamato: “Mamma, sembra di essere in un mare pieno d’oro!”

Mamma Anna non aveva neppure un po’ di fretta e stava sorbendo il caffè-latte   dalla tazzona blu e gialla.

“Vero! Oggi andremo a scuola a piedi, così ci godremo insieme questa giornata. Alzati e preparati Nicola!”

La stradina nel parco era silenziosa ma, vicino alla fontanella, Nicola e la mamma si fermarono di stucco: uno scoiattolo era là, fermo accanto a una fila di chioccioline che in processione stavano attraversando il sentiero.

Lo scoiattolo borbottando e  sfregando nervosamente le zampette fra loro, osservava Chiocciola maestra che spiegava:

“Non ascoltatelo, ragazze, lo scoiattolo va troppo in fretta  e noi adagio adagio  per natura. Nessuno può cambiarci, ma per noi è più facile goderci l’alba e il tramonto del sole, che vanno piano piano come noi, l’arruffarsi delle nuvole nel cielo, l’arrivo sulla rena delle onde, lo sbocciare delle margherite e il riaprirsi delle corolle al mattino.

Noi possiamo incontrare la farfalla variopinta che era il bruco affamato, riconoscerla e salutarla.

Andiamo ora, dobbiamo arrivare alla fontanella prima di notte!”

“Buon viaggio, chioccioline” aveva sussurrato lo scoiattolo che aveva smesso di agitarsi e non si era mosso neppure quando Nicola gli si era avvicinato dicendogli:

“E’ vero scoiattolo!  Anche io ho imparato a camminare lentamente. Come mi dice la mamma: ogni giorno facevo progressi.

Anche quando ho imparato a parlare, la mamma ha dovuto attendere un po’ di tempo per ascoltarmi dire una bella frase.

E ora vado a scuola e ogni giorno divento sempre più capace.

Ci vuole tempo!”

“E’ vero bambino! Ma ora scappo…di corsa, anche se non so perché…”

E fece una scalata velocissima su per l’abete maestoso a osservare il cammino del sole, che ormai splendeva più in alto nel cielo.