Quarto appuntamento
racconto di Annamaria Gatti - illustrazione di Eleonora Moretti
fonte: Città Nuova maggio 2023
MARE
Con l’arcobaleno ancora negli
occhi, la principessa Lucia e Carlo continuarono a volare sulla mongolfiera nel
cielo, reso limpido dalla pioggerellina.
Quale nuova scoperta avrebbe
fatto Lucia, fuggita dalla torre principesca in cerca di amici? Aveva
conosciuto e apprezzato le nuvole, il vento, la pioggia e Carlo, che l’aveva
accolta sul suo pallone aerostatico…
“Brezza, ci sei? Dove ci porti ora?” aveva
chiesto Lucia.
“Sono sempre qui” aveva
confermato la brezza, “conosco il tuo desiderio, fidati di me.”
Così li aveva portati in riva al
mare. Lucia non lo aveva mai visto: una distesa luccicante sotto il sole
mattutino. Le onde discrete sembravano cullare pesci bambini. Poi si fecero
vivaci e spumeggianti, ricamando il mare
con arabeschi eleganti, prima di sciogliersi sulla sabbia.
“Calma ragazze, non fate le
birichine” aveva sussurrato la brezza.
“Vogliamo anche noi salire sulla
mongolfiera! Cosa si vede da lassù?” avevano replicato le onde.
“No, ragazze” aveva escluso la
brezza. “E’ vero che siete prodotte da vento, temperatura dell’acqua e
dell’aria o correnti marine… Ma farvi un giro in mongolfiera è davvero troppo…”
“Uffa!” risposero in coro le
onde. Ma subito Lucia aveva chiesto:
“E’ bellissimo il mare. Come è
nato?”
Un gabbiano planato sul margine
del cesto della mongolfiera rispose:
“Salve, sono Germano maestro
gabbiano. Ma faccio anche la guida turistica. Mi raccontava mio nonno che miliardi di anni fa la Terra si è raffreddata
e ha cominciato a piovere. L’acqua ha
riempito gli avvallamenti che c’erano sul pianeta e si sono formati i mari, che
sono salati perché la pioggia scorre sulle rocce e si porta via i sali minerali
che ci sono lì. Io, nel mio mare ci sto bene. Ma c’è un problema: molti di noi
abitanti del mare trovano plastica e
altre sostanze pericolose per la nostra salute.”
“E’ vero. Gli uomini buttano roba che inquina
e non so se noi bambini potremo vederlo pulito quando saremo grandi” aveva
precisato dispiaciuto Carlo.
“Guardate laggiù sulla spiaggia!”
aveva garrito il gabbiano.
Sulla spiaggia c’erano una nuvola
di bambine e bambini muniti di sacchi, guanti e pinze. Erano intenti, con i
loro maestri, a raccogliere i rifiuti che il mare aveva scaricato e che si
sarebbe ripreso con l’alta marea.
I bambini difendono volentieri la natura, aveva pensato Lucia, che li avrebbe volentieri aiutati.
Ma ora dove li stava portando la brezza?
Pubblicato da Annamaria Gatti
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