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la prima volta nel 1997 da Città Nuova, tradotto all’estero e vincitore del
Premio letteratura per l’infanzia “L’Aquilone d’oro” nel 1999, torna quest’anno
per i tipi di Edizione La Meridiana il libro Uffabaruffa come sei buffa! Una
fiaba per conoscersi ed essere felici
Corredata dalle meravigliose illustrazioni di Laura Cortini, la storia, nata 25 anni fa dalla penna di Annamaria Gatti, racconta le avventure di una «giovane strega un po’ paffutella, che portava grandi occhiali da sole su un bel naso a patata».
Ma Uffabaruffa è una strega decisamente fuori dai canoni: piuttosto che imparare stregonerie preferisce andare al mare e invece della bacchetta magica ha sempre con sé paletta, secchiello e setaccio per giocare sulla spiaggia.
Già
solo per questa sua passione è un personaggio che entra immediatamente nelle
simpatie dei piccoli lettori: ho avuto modo di toccare con mano l’effetto
magnetico che ha sui bambini leggendolo ai miei figli di 5 e 8 anni, i quali mi
hanno vietato di posare il libro fino a che non siamo arrivati all’ultima
pagina.
Ad
affascinare chi legge è sicuramente la simpatia che Uffabaruffa riesce ad
attirarsi con la sua voglia di una scopa che faccia per lei patatine fritte e
castelli di sabbia e con la sua inseparabile “borsaportatuttoquellocheserve”,
ma ciò che la fa restare nel cuore dei lettori è la sua bontà, la gentilezza
che la contraddistingue e l’amore che nutre per i bambini. Tutte
caratteristiche che poco si addicono ad una strega, al punto che saranno
proprio i bimbi amici di Uffabaruffa (che con i loro occhi puri sanno cogliere
la realtà dietro le apparenze) a proporle di intraprendere una “carriera”
totalmente diversa da quella a cui sembrava destinata - ma poco adatta -, abbandonando
la stregoneria per diventare… una fata!
Ed ecco la vera magia di questo libro:
la storia della strega che diventa fata dice ai giovani lettori che hanno il diritto di essere ciò che sentono di voler essere, che non devono obbligarsi a corrispondere alle aspettative altrui e che non sono sbagliati se sono diversi da quello che altre persone vorrebbero.
Spesso, infatti, dietro critiche e giudizi, c’è l’incapacità di cogliere l’essenza profonda di una persona, incapacità che spesso porta chi non viene compreso a credere di non possedere un grande valore e, di conseguenza, lo conduce alla tristezza.
Le avventure di Uffabaruffa sono invece un inno
all’autenticità: non è giusto mortificare parti di sé per far contenti gli
altri; è molto più sano mostrarci per come siamo veramente, così da comprendere
chi siamo e chi vogliamo essere, per portare a compimento quelle che sono le
nostre caratteristiche e le nostre peculiarità!
In
questa direzione vanno anche i brevi giochi e le semplici attività a corredo
della storia, che si pongono 3 precisi obiettivi: conoscere se stessi e
aumentare l’autostima; superare i pregiudizi, accogliere tutti e saper
scegliere; rinforzare l’empatia e la resilienza. Si tratta senza dubbio di
tematiche fondamentali nella crescita, a cui è bene che chi educhi dia la
dovuta attenzione sin da subito e rispetto alle quali a mio parere una lettura
guidata e ragionata di questa fiaba si rivelerebbe oltremodo utile. Uffabaruffa
è infatti vittima di pregiudizi e ha bisogno dell’aiuto dei bambini per darsi
il giusto valore e non sentirsi sbagliata, bambini che dimostrano con i fatti
cosa significhi accogliere e coltivare l’empatia. Aiutare i bambini a ragionare
sulle loro avventure e a scoprire come qualcosa di simile possa accadere a loro
o chi sta loro accanto sarebbe sicuramente un modo alternativo ed efficace per
educare al rispetto, all’accoglienza e all’empatia.
C’è
un ultimo insegnamento di Uffabaruffa che non può passare inosservato e che
diventa fondamentale in un mondo egocentrico come il nostro: fare del male agli
altri non rende più felici, anzi. Uffabaruffa l’ha compreso e, non essendo per
nulla sciocca, ha scelto di fare il bene… e lei sì che è felice!
Cristina Buonaugurio
psicologa psicoterapeuta autrice
Trovi il libro a questo link https://www.lameridiana.it/uffabaruffa-come-sei-buffa.html
Leggerò all'hotel brunico e dintorni https://www.bonfanti-hotel.com/
RispondiEliminaUna bella idea, mi farà sapere come è stata accolta la lettura. Sono grata a chi sa trasformare la vacanza, già ricca del fascino della natura, in un momento ricco di bellezza come la lettura di un libro che ha apprezzato! Una recensione di valore!
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