"Tutti insieme appassionatamente" recitava il celebre musical del 1965, rivisitato in tempi recentissimi... ma che allora si portò a casa tutti gli Oscar possibili e il David di Donatello...
Eccoli lì, tutti felici i ragazzi e non solo loro.
Ma nulla ci convince nella presentazione di questa felicità un po' finta, buonista e forzata... meno male ci sono attori di calibro, soprattutto c'è ottima musica e l'amata Salisburgo!
In effetti: siamo concordi sulle pillole per la felicità dei nostri figli? e soprattutto che senso ha questa espressione?
Significa che ci sentiamo spinti a vedere il sorriso perennemente sul viso dei nostri figli?
Nulla di più comprensibile, visto il lavaggio dei sentimenti e del buon senso, oltre che del cervello, cosa che tentano, ad ogni alba, di farci consumismo, pubblicità, conformismo, convenzioni...amici (quelli possiamo sceglierli!), vicini di casa (da valutare!), parenti (no, non li scegliamo, ma possiamo conquistarceli alla causa...)
Premesso quindi e concordato che non è il solo sorriso che ci interessa, ma il cuore e la mente serena, conveniamo che forse crescere un bambino felice, come nei migliori manuali (il 6 gennaio ne è uscito un altro sul bambino felice, meno male!) dipende da noi: evviva, la strada è già spianata.
Ho scritto noi, che significa molte cose e quindi vorrei essere precisa nel dirvi ciò che penso. Anche se forse mi ripeto.
Non dico noi per indicare lo stuolo dei genitori, nè dei nonni, nè degli insegnanti, nè dei vicini o dei parenti... (a cui dare colpe per eventuali fiaschi educativi!)
Nè mi riferisco ai circa 200 (più o meno) quotidiani coraggiosi fruitori di questo blog!
Senza approfondire ancora temi sulla ricerca, circa le buone pratiche educative, per avere un bambino felice, scrivo NOI perchè è la coppia genitoriale di cui il bambino ha bisogno, per essere felice.
E per coppia non penso a quella in cui uno dei due c'è tanto e l'altro pochissimo, a gestire la vita.
Per coppia immagino questo duetto, i due che ogni alba e ogni tramonto sono lì: sanno stare con i loro figli, magari con tanti limiti, ma ci stanno, ascoltano, condividono, si sporcano con loro e insegnano la speranza e la fiducia. Magari in allegria, nonostante tutto.
E possono dire: io so-stare, tu sai stare, noi sappiamo stare, anche se dobbiamo imparare tante cose di noi e dobbiamo ancora conoscerci meglio, ma così lui, nostro figlio, sarà felice.
E così facendo diventano un po' felici anche loro.
Forse anche di più.
pubblicato da Annamaria Gatti
gatti54@yahoo.it
foto dal film "Tutti insieme appassionatamente" di Robert Wise, Dear Fox
magistrali queste righe! me le sono godute tutte!
RispondiEliminaAnna!