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domenica 6 luglio 2025

Alexander Langer: nessun domani si costruisce con le bombe. E camminate insieme, più lentamente, profondamente, dolcemente... Quanto questo approccio serve anche ad educare alla pace

 

Alexander Langer, ambientalista ed eurodeputato ha lavorato a fianco di Sassoli. 
Ricordiamo entrambi con ammirazione e gratitudine. (foto BarBalcani)

A trent'anni dalla morte, parole così attuali! Questi pensieri sulla pace e sulla lentezza, l'attesa, la dolcezza e la cura delle relazioni ci fanno bene e ci inquietano. E non esiste pensiero di "sinistra o destra", esiste il pensiero di persone che hanno a cuore l'umanità. Langer resta uno che parla alla mente e al cuore degli uomini, che stanno perdendo la loro umanità, perchè stiamo saldi nella consapevolezza. Non stanchiamoci di fare e di mostrare il bene, che spesso è silenziato. E' una battaglia non violenta.

 "È TEMPO DI ESSERE PICCOLI. NON ABBIATE FRETTA. VI INVITO A SOSTARE, A COLTIVARE IL DUBBIO, A PRATICARE L’ASCOLTO, A CUSTODIRE IL FRAGILE"

di Alexander Langer

“Non abbiate fretta. Non credete che solo correndo si possa arrivare. In questo tempo che ci spinge al rumore, alla velocità, alla conquista, io vi invito a sostare. A coltivare il dubbio, a praticare l’ascolto, a custodire il fragile.

È tempo di essere piccoli, non per rinunciare, ma per scegliere. Piccoli per non dominare, ma per appartenere. Non cercate la forza che impone, ma quella che sostiene. La dolcezza non è resa, ma resistenza. La lentezza non è pigrizia, ma profondità. E la profondità, oggi più che mai, è rivoluzionaria.

Cercate l’indefinito, là dove le cose non sono subito chiare, nette, pronte a essere consumate. È lì che abita la possibilità di un mondo condiviso, dove nessuno ha l’ultima parola e tutti possono dire qualcosa. Vi chiedo questo: abbiate il coraggio dell’autolimitazione, della sobrietà, della gratuità. Non come sacrificio, ma come atto di liberazione. Come un fiore che sboccia senza chiedere nulla in cambio. 

E scegliete, sempre, la pace. Non come assenza di guerra, ma come tessitura quotidiana di legami. Non come tregua, ma come scelta di vita.

La nonviolenza non è debolezza, è la più alta forma di forza. È dire no senza distruggere. È resistere senza odiare. È costruire ponti dove altri alzano muri. Rifiutate il riarmo, le spese folli in armi, le retoriche del nemico. Non lasciate che la paura vi spinga ad armare il futuro. Nessuna vera sicurezza nasce dall’intimidazione.

Nessun domani si costruisce con le bombe.

E se vi chiedono da che parte state, non abbiate paura di dire: dalla parte della vita che cresce lenta, fragile, profonda. Dalla parte dell’umano. Dalla parte della pace. Ecco, questa è la mia sinistra. E forse, può essere ancora la nostra.

Non abbiate paura della lentezza, né della solitudine che a volte accompagna chi cerca sentieri nuovi. Non tutto si concluderà oggi, né domani. Ma ogni gesto, ogni parola nonviolenta, ogni scelta sobria e giusta, è un seme.

E i semi, anche se non li vediamo subito germogliare, fanno il loro lavoro. Abbiate cura. Degli altri, della terra, del tempo. Abbiate cura di ciò che cresce piano. E camminate. Non da soli, ma insieme. Più lentamente, più profondamente, più dolcemente”.

Da facebook 

Pubblicato da Annamaria Gatti

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