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domenica 29 novembre 2020

Il treno delle parole, un libro per leggere divertendo

 

                                                Il TRENO DELLE  PAROLE 

scrive Lorenza Farina

illustra Sergio Masala

edita il Ciliegio

                                                                Recensione di Annamaria Gatti

Attenzione arriva un treno, anzi IL TRENO delle parole. 

Non un treno qualsiasi, ma uno stratagemma narrativo per accompagnare qualche bambino o qualche bambina a incontrare i suoni difficili della lingua scritta, che pur bisogna imparare a leggere. 

Un libro questo che usa provvidenzialmente lo stampato maiuscolo e un font appropriato ai bambini e che potrà essere utile  a maestre o maestri, innamorati della loro professione e che hanno come stile (l'unico che fa bene a tutti) quello di insegnare divertendosi con i loro alunni. 

O ancora un volume ben pensato anche per quei genitori che sanno quanto un libro possa aiutare a conoscersi e a incontrarsi, a raccontarsi. 

Il seienne capotreno Lorenzo infatti è  un tipetto che veste le emozioni di molti bambini che intraprendono questa nuova avventura: paura, sorpresa, curiosità, coraggio e una buona dose di tenacia... emozioni ed esperienze che infatti  si susseguono con un ritmo serrato da una pagina e l'altra. 

I vagoni diventano sedi di suoni strategici e talvolta ostici, ma Lorenzo, pur dubbioso e intimorito, non si ferma neppure quando il treno lascia il binario per raccogliere altre parole, con i suoni più strampalati e da imparare a distinguere. Il treno quindi si fa amico, complice dei bambini in apprendimento e, divertendo con situazioni e giochi linguistici, alleggerisce la fatica e il timore. Un esempio?

IL TRENO DELLE PAROLE

ESCE DALLE ROTAIE

E SALTA NELLA RIGA PIU' IN BASSO

LA' TROVA UN GHIRO GHIOTTO

CHE ROSICCHIA TANTI GHI COME GHIANDE

E GHE COME GHERIGLI DI NOCI

IL GHIRO REGALA A LORENZO

UNA GHIOTTONERIA E POI

SPARISCE NEL FOLTO DI UN BOSCO.

Sembra che Lorenza Farina si sia pure lei divertita a tradurre in filastrocca questo viaggio su rotaie-righe immaginarie e avrà lavorato con rigore perchè questi suoni potessero diventare protagonisti. E una domanda sorge spontanea: come mai Lorenza scrive di Lorenzo? 

Ma forse la risposta potremmo rimandarla alla creatività dei lettori, affascinati dalle forme ben definite e dai colori essenziali di Sergio Masala, valido illustratore,  scenografo, fumettista e tanto altro, che lascia ben intravedere la gradevole artistica impronta del maestro Luzzati. Buon divertimento! 



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