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rallegrano e stimolano le scelte quotidiane dei genitori.

venerdì 23 agosto 2019

La consulenza educativa ai genitori: momento di consapevolezza e di crescita




Recensione di Annamaria Gatti

Il ruolo del consulente educativo per genitori è quanto di più delicato e difficile si immagini, per le implicazioni che le scelte professionali  di tale esperto hanno nei riguardi del complesso sistema famigliare che a lui si affida.

Rassicura constatare quanto questo compito venga svolto da professionisti di grande spessore umano e professionale, nonostante alcuni tragici eventi recenti, che denunciano la pressante necessità di controlli e di interventi responsabili nei confronti di minori e genitori.

Dalle righe del contributo di Paola Scalari e Francesco Berto (ConTatto, La Meridiana 2008) emergono numerose riflessioni,  proposte in modo originale e filtrate dalla viva esperienza del loro lavoro con i genitori e si riconferma un' importante definizione dell'approccio alla consulenza educativa ai genitori. 
Silvia Veggetti Finzi nella Prefazione  definisce il lavoro sinteticamente "straordinario". E confermo la  valutazione.

ConTattoProtagonisti sono i genitori, spesso smarriti e sorpresi, che si raccontano  nei loro sogni, speranze e ideali, feriti da cocenti delusioni,  solitudini e paure. E' il mondo difficile dell'educazione di figli tanto amati, quanto sconosciuti, in una società sempre più complessa e per nulla alleata e complice in questo compito solenne che prepara il futuro. E allora sempre più spesso i genitori vivono con ansia il loro ruolo genitoriale, nella solitudine che caratterizza le relazioni sociali sempre più limitate e povere e poco solidali. "La paura di non essere abbastanza bravi li fa ritirare dal mettersi in gioco nel confronto con altri mamme e papà..." (ConTatto, pag, 192) 
Di qui l'aiuto chiesto all'esperto, che li incontra, permette a loro di raccontarsi e di rivivere consapevolmente i punti nodali e il disagio personale esistenziale per "ricostruire il clima famigliare e per intercettare le modalità con le quali la sofferenza è transitata attraverso le diverse generazioni"  ((idem, pag, 198)
E' il professionista che li accompagna alla scoperta che  "...l'amore è una relazione speciale che sa stringere legami per tentativi ed ipotesi... l'amore non ha ricette, poichè è la ricerca continua e incessante di conoscere l'altro. Amarsi diventa allora poter sbagliare, poterlo comprendere e poter riparare." (idem, pag, 190)

La ricerca di indicazioni  da seguire per placare l'ansia e l'incertezza, può ottenere un' insicurezza di fondo, che non fa crescere davvero i genitori nella consapevolezza delle loro possibilità e nella competenza educativa. "L'esperto allora, quando vuole offrire sostegno a madri e padri, può innanzitutto mitigare il loro desiderio di trovare in lui indicazioni miracolistiche e può invece aiutarli ad appropriarsi di un  metodo che procede per interrogativi e dubbi..." (idem, pag, 191) 

"Il consulente educativo è allora non solo il punto di riferimento affinchè madri e padri possano sentirsi capiti e sostenuti, ma è anche il facilitatore di rapporti tra genitori quando promuovono incontri di gruppo dove mamme e papà possono relazionarsi con altri padri e madri..." (idem, pag, 192-193)


L'affascinante compito del consulente è quindi accompagnare con rispetto i genitori, perchè scoprano le reali e inaspettate possibilità di vivere ed educare quel figlio, in quella famiglia, con le attenzioni proprie della responsabilità loro affidata, sostenuta dall'amore, dalla fiducia e dalla speranza.

pubblicato da Annamaria Gatti
foto by Sara Guarda

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