La mamma di Paolino era così rattristata per essersi fatta prendere dall'esplosione di rabbia verso il figlio!
La mamma allora ne parla con l'amica Laura, esperta nel supporto genitoriale, che l'ascolta per molto tempo, con attenzione, ma poi mamma si blocca e pensa a quando andrà a riprendere Paolino a scuola. E lui farà la solita tiritera e lei sente già un nodo alla gola. Laura se ne accorge. Aspetta un po', poi rievoca una immagine.
"Sai l'immagine della quercia? Soffiano i venti,
arrivano temporali e grandinate, ma poi risplende il sole che gioca fra
i suoi rami. Gli uccellini cantano e la rallegrano, la brezza l'accarezza e l'abbraccia, mentre
lei guarda il mare che le manda spruzzi di gioia. Lei sta sempre lì, fedele e
forte, non si piega, non si ritira, non si dà colpe di quel che accade al tempo
meteorologico... "
"Sai l'immagine della quercia?" riprende Laura. "Ecco tu sei una quercia. Il tuo bambino è il tempo meteorologico.
Soffia come il vento, esplode come i temporali e le grandinate, splende e ti ama all'impossibile ed è come il sole che gioca fra i suoi rami, fra le tue braccia.
Come gli uccellini canta e ti rallegra, come la brezza ti accarezza e ti abbraccia mentre tu guardi il mare, il futuro per lui che immagini pieno di spruzzi di gioia.
Non hai sbagliato nulla con tuo figlio.
Lui è un
bambino. Che esplode o accarezza.
Tu sei la sua quercia
che accoglie il bello e il suo cattivo tempo.
Ma resta lì."
Laura si ferma, mentre mamma ascolta le sue emozioni. Una valanga che sta per acquietarsi. Forse.
"Ma resta lì..." prosegue Laura.
"Non si accascia, freme e si piega un po'. Anche se
soffre sa che lei starà lì ferma,
con tutta la forza di cui è
capace, aggrappandosi alle radici.
Un po' fiera un po' provata.
Sai che se lui, tuo
figlio, trova la quercia, sua
madre, fissa, salda, , allora gli
passerà il temporale e la rabbia.
Se vede che la mamma soffre e si ferisce, il temporale
faticherà a passare, perché si sentirà
colpevole.
I temporali e gli
scoppi di ira nei bambini solitamente
sono fisiologici."
"Lui è un bambino libero, capace di esprimersi e lui è
così perchè la madre ha lavorato bene. E' stata brava e lui esprime il positivo
e il negativo a 360°. E sarà una bella persona.
Bene che esprima il
dolore... Deve essere guidato a tirarlo fuori in sicurezza per sè e per gli altri.
Se la quercia regge le emozioni, allora lui sarà aiutato. E gli passeranno gli scoppi di ira.
Se la mamma sdrammatizza e non si dà colpe e accetta quel che è fisiologico, lui la troverà autorevole e ferma e si fermerà anche lui, pian piano, si autoregola in sicurezza."
Ma come le querce hanno bisogno di cure, così anche mamma-quercia userà compassione e premura verso di sè, attesa e comprensione. E anche
noi... una carezza gliela mandiamo!
Foto: da Tuttogreen
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