Benvenuti ai genitori...e ai bambini!

Questo blog nasce dal desiderio di condividere "lievemente" le gioie, le speranze, le sorprese, le favole e i dubbi che...
rallegrano e stimolano le scelte quotidiane dei genitori.

mercoledì 7 ottobre 2015

Per diventare grandi


La danza di riviste e giornali che anche in questi giorni mi ha fatto compagnia, mi porta ad una riflessione che voglio condividere con le mamme e i papà di questo giorno: permettiamo che i nostri bambini crescano forti. Diamo loro la speranza di sè.

Mass media...Personaggi inquetanti, personalità splendide, denunce di una intensa  gravità, fatti di indiscutibile grandezza, testimonianze autorevoli e fughe dal buon senso di incerta derivazione...
 Insomma il turbinio di input come trottole o atomi impazziti ci rubano la scena nella vita di tutti i giorni, fatta di quotidianità e di eroismo, di tenacia e di paura...di bambini e di famiglia.

Oggi ha varcato la soglia di casa mia una mamma con un regalo bellissimo: il sorriso di Davide, 6 mesi, ma ne esercita abilmente 8, messo alla prova come è dai due fratellini più grandi.
Allora ho pensato alla forte quotidianità di questa mamma, di questo papà, fatta di tre paia di occhi, costantemente tuffati nei loro: mi racconti come è e come sarà?

E mi sono balzate vere le parole di Rossana Sisti, appena lette sul quotidiano già sgualcito, intorno al libro di Silvia Vegetti Finzi, che racconta l'infanzia tribolata della bambina senza stella che è stata:
"...La storia di una bambina diventata adulta capace di vivere con fiducia la propria storia è un messaggio rivolto ai giovani genitori perchè guardino ai propri figli con lo sguardo dei bambini che sono stati. E li accompagnino nella vita riconoscendo le risorse impensabili, le straordinarie capacità di resistenza e di adattamento, immaginazione e fantasia, con cui i bambini possono, almeno in parte, prendersi cura di sè, aiutarsi, consolarsi e così diventare grandi."

Pubblicato da Annamaria Gatti
gatti54@yahoo.it
foto di Annamaria: dopo la curva, il Po, a Brescello, caro Giovannino Guareschi!

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