Conosco una maestra che ha il mio stesso nome e che ha scritto questa pagina per i suoi ragazzi di quinta, con cui ha "veleggiato" in questi anni.
L'entusiasmo ha gonfiato le vele, ma non solo! Ora il viaggio sembra finito.
Io immagino perchè abbia raccolto in un libro i loro profondissimi pensieri e i loro disegni: voleva fare loro un regalo e poi voleva dire a tutti quanto vuole loro bene. E lo ha detto loro così:
Accade ogni mattina…
da "BRICIOLE"
autori: I ragazzi di 5^B
Scuola primaria "F.O. Scortegagna" - Lonigo - Vicenza
Accadeva tutte le mattine, senza che me ne accorgessi,
appena varcata la soglia dell’aula.
Un attimo prima un turbinio di pensieri mi girava intorno:
il sonno lasciato in tutta fretta, la fatica dell’inizio giornata,
l’organizzazione delle ore di lezione che mi aspettavano, che cosa avrei
preparato la sera a cena.
E anche quella mattina successe, mentre tenevo in una mano
le dita intrecciate di Sarah, in fianco mi camminava svelto Raul e dietro mi
seguivano parlottando tra loro Alexandra, Vanja, Andjela e Djelika.
Intanto Annabella appendeva il cappotto all’attaccapanni
allungando le dita per riservare un posto per me: a volte facevano a gara per
avvicinare gli indumenti appesi come se in quel modo si facessero maggior
compagnia.
Non facevo in tempo a posare il mio zaino sulla sedia che
già Riccardo mi aspettava per confidarmi un nuovo segreto mentre Alois e Isacco
cominciavano a raccogliere le tessere per la mensa. Ravnoor mi si avvicinava
per salutarmi mentre Danijel cercava di dirmi qualcosa allontanandosi.
Il tempo di alzare gli occhi e già vedevo un gruppetto di
bambini, tra cui Andrea, Francesco e Vuk, intenti a barattare le ultime
figurine mentre Matteo si guardava intorno cercando di capire se era accaduto
qualcosa di nuovo.
Sara mi si avvicinava per raccontarmi l’ultima novità,
Natalia cercava di prendere posto vicino ad Alessia, Zeno si guardava intorno
mentre Giacomo era già seduto al suo posto.
Stavo per estrarre dal cassetto il registro quando si
presentavano affannati, trascinando lo zaino, Alessandro e Perla.
Ecco, anche quella mattina accadde.
Tutti i pensieri di pochi minuti prima improvvisamente se ne
erano andati lasciando lo spazio a quei visi e a quegli occhi che, in attesa,
mi fissavano. “Maestra, cosa facciamo oggi?” qualcuno metteva parole ai
pensieri di tutti, “Ora vi dico…” e con quella frase io già non esistevo più
che per loro, per quanto da lì alle ore seguenti sarebbe accaduto in
quell’aula: frasi alla lavagna, pesca dei nomi per leggere, correzione, lavoro
in gruppo, tempo di attesa, libri, quaderni, colla e forbici…suonava la
campanella della merenda e qualcuno diceva: “Di già?!”.
È il mio lavoro, da anni, ma ogni mattina è come se
cominciassi una nuova avventura.
Maestra Annamaria
ill. da puzzlehouse.com
ill. da puzzlehouse.com
Bello!!! E' stato felice di vedere la sua maestra pubblicata anche qui. Sono tutti molto commossi e dispiaciuti di lasciare la scuola ... è stato proprio un bellissimo percorso. Sai quando hanno consegnato il libretto ho proprio pensato che sarebbe stato bene nella biblioteca scolastica... Grazie!
RispondiEliminaUna mamma di 5^ B