Per dire grazie.
Parola poco trafficata.
Ma oggi si può dire grazie a tutti i papà che sono presenti.
Che ci sono comunque e nonostante tutto.
Anche nelle fatiche quotidiane, fisiche, di cuore e di pensiero.
Anche a quelli per cui spesso è difficile capire come fare i padri, in questi tempi confusi.
Eppure ci stanno, caparbiamente, senza chiedersi dove e come e se poi si sentiranno realizzati.
Quelli che colgono al volo lo sguardo dei figli, che ascoltano attenti, che vedono oltre la realtà e osservano.
E non si stancano di osservare e di voler bene e di perdere tempo in questo esercizio dell'amore.
Nell'esercizio del sostegno e della guida e del faro che loro, solo loro, sono e saranno, impronta nella loro storia.
E sanno, questo sì, che resteranno nel cuore e nella mente dei loro figli, nonostante tutto.
E per questo non si perdono un giorno e un'ora e un respiro.
Perchè lo ritroveranno ampliato e fortificato dopo chissà quando, ma lo ritroveranno nel gioco dell'infinito che è la vita.
Fatta di tutti i momenti del giorno e della notte, di questa giornata, oggi, adesso, del presente.
E sanno che il futuro è qui.
Pubblicato da Annamaria
Foto da oubliettemagazine
:-)
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