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domenica 5 settembre 2010

UNA MAMMA, LA SUA VITA


























UNA SCINTILLA D' AMORE .

Il 27 luglio abbiamo presentato per la prima volta il libro a Gemona del Friuli, con una partecipazione di grande spessore, evento coordinato dal regista Luigi, il marito di Paola, che attraverso immagini e musica ha anticipato le testimonianze vere e cristalline degli invitati alla tavola di presentazione: la semplicità e l'intensità hanno caratterizzato quello che dalla famiglia è stato definito il giorno del ricordo di Paola, alla presenza di genitori, di amici soprattutto dei figli, oggi dai 16 agli 8 anni. Cosa dire di Paola Massenz, da me conosciuta nel lavoro di ricostruzione biografica e divenuta parte così bella e profonda della mia esperienza di donna? Ecco, in questo libro, voluto dalle persone che ne hanno colto la straordinaria normalità, si scopre la sua vita, in brevi tracce, che delineano la sua ricchezza umana e spirituale. A voi la segnalo soprattutto per l' immagine di sposa e di madre: quattro figli cresciuti nella serenità, nonostante il dolore del distacco, dovuto alla malattia, che l'ha resa "campionessa".


Vi regalo l'introduzione::
PAOLA Il pomeriggio è caldo, silenzioso, soprattutto luminoso, come non sempre accade nelle giornate d'estate, ai confini della pianura. Siamo a Gemona, limpida, nella ricostruzione precisa e coraggiosa dei suoi abitanti. Nessuna afa intorbida le ore e il sole pare giocare con i lunghi capelli sciolti di Martina, che non esita a percorrere la strada che porta al camposanto. Passetti agili e scherzosi giocano con quelli decisi di papà Luigi e del fratello più grande.

Mattia la segue e, con lo sguardo vigile, sembra sottolineare la consapevolezza che la bimba è affidata ai suoi tredici anni, già onorevolmente compiuti e sottolineati da una voce importante.

Martina mi precede sicura, poi mi mostra dove si può trovare la fotografia della mamma. La vocetta risuona fra i marmi e le pietre con la naturalezza di una melodia vibrante.

Mattia si ferma e si siede davanti, sul muretto. E' un momento intenso e non posso nascondere l'emozione. Sto conoscendo Paola attraverso la vita che ha lasciato: una scia luminosa davvero! Ed ora osservo lo sguardo intenso della foto, scelta per ricordarla dal monumento funebre.

Ecco, devo partire a raccontare di lei da qui, da quella scritta unica, breve, leggibile nonostante tutto quello sfolgorio:


PAOLA MASSENZ

SCINTILLA D’ AMORE


Mi raccontano che il monumento è nato da un progetto seriamente lavorato a tavolino da un papà, Luigi, e dai suoi quattro bambini, Camilla, Mattia, Niccolò e Martina, utilizzando, in famiglia, i mattoncini lego del gioco di costruzioni.

Facciamo una casa che piacerebbe alla mamma” i quattro si sono detti forse, tenendosi per mano, “e con la luce accesa...così. E scriviamoci sopra “scintilla d’amore” perchè la mamma è stata semplicemente speciale da accendere intorno a lei così tanto amore, da incendiare i cuori di tante persone.”

Martina sembra a casa. E' disinvolta e serena. Sotto i suoi saltelli allegri scricchiolano ancora i sassolini, su cui vince ostinato qualche filo d’erba.

Quando riprendiamo il viaggio di ritorno verso casa Teot, mi rendo conto con un tuffo al cuore che la villetta è lì sotto, a pochi passi. E lei quindi continua ad essere custode del suo nido, della sua famiglia, del sogno coltivato, inseguito e realizzato con la massima dedizione, fino alla fine.

Ma non possiamo parlare di fine.

Il cielo è ampio stasera. E Paola è questo cielo, limpido. Come molte verità così umane e così vicine al cielo, da stentare a crederci.

Conviene conoscerla meglio.

Pubblicato da Annamaria Gatti

gatti54@yahoo.it


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