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rallegrano e stimolano le scelte quotidiane dei genitori.

giovedì 16 settembre 2010

STORIE VERE DI QUOTIDIANA BELLEZZA


Il lavoro psicoterapeutico con i bambini

Il lavoro psicoterapeutico con i bambini


Forse qualcuno dei genitori che si connette al nostro blog potrebbe avere la curiosità di chiedersi: ma come sarà in definitiva il lavoro che uno psicoterapeuta fa con i bambini?

Cosa cercherà di scoprire? E soprattutto, sarà fruttuoso?

Pensando a queste probabili domande mi è venuto in mente di raccontare una storia.

C’era una volta una bimba arrabbiata e paurosa. La mamma la portò per questi motivi da una psicoterapeuta infantile e le disse:

”Sono preoccupata perché questa mia bimba è paurosa,di notte vuole dormire con me perché ha paura del buio e dei ladri. Di giorno dice bugie alle maestre e quando la sgrido mi spiega che aveva paura che le dessero troppi compiti.

Ma oltre a questo sono anche preoccupata perché spesso è così arrabbiata che picchia i fratelli.”

I primi incontri furono con i genitori. A loro ci voleva tanta pazienza perché spesso tra lei e i fratelli scoppiavano scintille. Più la sgridavano e peggio faceva.

Incontrandoli però, e riflettendo insieme, si chiarì, a loro e alla psicoterapeuta, questo pensiero: la piccola si percepisce “sbagliata”. I bambini che si sentono “sbagliati” temono di deludere e si arrabbiano ancora di più. Quando loro la sgridavano, lei si teneva dentro una gelosia poco chiara,che nessuno aveva capito e tanto meno lei.

Con l’aiuto di qualche gioco e di qualche fiaba, di un po’ di buonumore e molta simpatia,prima i genitori e poi la bimba capirono che bisognava “lavorare” a riempire il cervello e il cuore di amore e comprensione e che questo sarebbe servito a superare le paure meglio delle sgridate e meglio della rabbia.

I genitori cambiarono moltissimo: la incoraggiavano, passavano più tempo con lei, la conoscevano sempre meglio nei suoi aspetti più nascosti .

Si sforzavano di accettarla com’era, mentre prima si stupivano e dispiacevano per qualcosa di lei che non si aspettavano, che li lasciava delusi.

Andavano indietro col pensiero e ricordavano che nei primi anni di vita la bimba manifestava una grande sete d’amore, così grande che non era stato facile darle da bere quanto avrebbe voluto. Ci sono bambini più assetati e bambini meno assetati, spiegava la terapeuta. Quelli più assetati sono facilmente più gelosi. Non è un peccato dei bambini, né una colpa dei genitori.

“Può succedere. L’importante è accettare. Ripartiamo dall’accettazione totale di lei, che non si senta sbagliata. E di voi, che non vi sentiate sbagliati. Siete dei bravi genitori, si capisce da tante cose e anche dal fatto che siete venuti qui, per riflettere e non rimanere soli con le vostre preoccupazioni.”

Come è finita questa storia? La bimba è guarita dalla rabbia e dalla paura. E siamo diventate amiche, anche se lei è piccola e io sono grande.

ini

Pubblicato da Maddalena Petrillo Triggiano

Illustrazione di Laura Cortini

da: Uffabaruffa come sei buffa di A. Gatti, Città Nuova, Roma

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