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martedì 11 febbraio 2020

"Come ali di gabbiano" Anna Frank e il suo diario, per conoscere e non dimenticare


       

COME ALI DI GABBIANO
di Lorenza Farina
illustrazioni di Anna Pedron
Edizioni Paoline

 Recensione di Annamaria Gatti
(versione integrale)

fonte da: Città Nuova, mensile, Roma,  febbraio 2020

“Come ali di gabbiano” è un libro meditato e curato, nei  particolari narrativi e figurativi , da Lorenza Farina e Anna Pedron, un binomio vincente nel mondo dei libri  per ragazzi, che presenta una postfazione autorevole, che   documenta  la vicenda della protagonista,  Anna Frank.

Ai ragazzi, ma anche a noi adulti,  si rivolge l'autrice in  questa  nuova opera, dalla copertina emozionante, che dalla dedica in poi è un evidente impegno a non dimenticare quanto è accaduto e potrebbe accadere a ignorare la brutalità, “l’inferno” della guerra e della violenza, il sacrificio di tanti  e il sogno della libertà.

L' intento educativo caratterizza da sempre  Lorenza Farina, che affida al libro un messaggio:  una volta vissuta e posseduta, la libertà andrebbe continuamente difesa, costruita, ma per questo  occorre essere consapevoli del grande dono. Agli adulti il compito di testimoniare  e coltivare questo valore indispensabile per la società tutta. 

E’ quello che traccia la narrazione,  che si fonde con la poesia dell’illustrazione, esplicitamente dura a tratti, realisticamente convincente. Ritroviamo una Anna Frank che racconta l’incontro con IL DIARIO prediletto, che sarà amico fidato e testimone. Dal buio dell’appartamento segreto e “murato” Anna racconta e vede… Vede  i segni della libertà che il pensiero si prende e che la fa volare alto. Un’ intuizione magistrale dell’autrice, da scoprire.

Anna Pedron prende per mano il racconto e lo interpreta con immagini che sono allegorie:  il nido, per  la certezza di cura, il pesce rosso  per la condizione di rifugiata, l’aquilone, che permette al diario-Anna di volare alto con “ali di gabbiano”, appunto! Ma questo  geniale quaderno a quadrotti rossi è anche coperta per ripararla dalla paura, fino all’irruzione militare che infrange i sogni-piuma, ma non la speranza:  “Non piangere, io vivrò!” la rassicura sommesso il DIARIO, quando Anna viene condotta al campo di morte.

E le pagine sciolte, scritte con “calligrafia elegante”,  si trasformano volando sui tetti di Amsterdam, oltre quel cielo,  oltre il tempo, oltre i confini umani.

L’ultima illustrazione del libro, ma non l’ultima sorpresa, è la commovente espressione di un  bimbo, che indica con la mano un gabbiano bianco,  che volando simula le pagine di un quaderno… A lui e a tutti i bambini affidiamo, con Lorenza ed Anna,  il messaggio di pace e di libertà che Anna Frank ha voluto lasciare con il suo DIARIO:  si parli di  quanto può accadere. Si chieda  a loro di crescere con un sogno da realizzare: pace per tutti ovunque e sempre.

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