L'avrete letto anche voi: una scuola secondaria organizza per i suoi studenti la "gita scolastica" alla mensa Caritas.
Che imparino a condividere lavoro e fatica e sofferenza e solitudine degli ospiti! Che vengano trattati da uomini questi nostri giovani bellissimi!
Ne escono più forti, più consapevoli, più decisi.
Grazie ai prof e al preside per questa opportunità, senz'altro impegnativa.
Ma non è un caso isolato, questo, di offrire momenti capaci di farti alzare lo sguardo verso l'Uomo, con rispetto e dignità, con animo solidale.
Quando scuole, associazioni, movimenti incrociano le loro spade educative con il mondo reale, suscitano entusiasmi, responsabilità che aiutano a formare donne e uomini nuovi e veri.
Si semina per una società solidale e quindi solida.
E nulla è più come prima.
Non si sono usate le solite parole, si sono realizzati progetti sul campo della vita, si sono messe alla prova abilità cognitive, affettive e sociali. Magari senza crediti.
Solo per i più grandi?
Impastare queste esperienze anche con i giochi per i bambini che crescono è sempre vicente: aprirli all'altro, all'attenzione verso l'altro, li gratifica e il dono (sia un gesto, un sorriso un ascolto, una fatica, una rinuncia) non fa che consolidare la loro autostima.
pubblicato da Annamaria
gatti54@yahoo.it
foto: comune.gesturi.vs.it
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