Benvenuti ai genitori...e ai bambini!

Questo blog nasce dal desiderio di condividere "lievemente" le gioie, le speranze, le sorprese, le favole e i dubbi che...
rallegrano e stimolano le scelte quotidiane dei genitori.

mercoledì 20 novembre 2024

Diritti dei minori e nuove tecnologie: un evento autorevole, una grande opportunità

 


Strumenti di protezione per aiutare a crescere nella libertà

Nell'anniversario della sottoscrizione della Carta dei Diritti dei Bambini e dei Ragazzi, alle ore 19.00 oggi  si sono succeduti relatori preziosi: Francesco Sciuto e Patrizia Bertoncello che hanno presentato l' importanza e l'evoluzione storica del riconoscimento dei diritti dei minori; 

Molto autorevoli gli interventi di 👤Sergio Barbaro e di Paolo Russo dell'Università  Sophia che hanno approfondito  la tematica dei diritti dei minori in rete con riferimento particolare al cyberbullismo. La serata è stata aperta a chiunque fosse interessato e si può rivedere  sul Canale YouTube Focolaritalia

Questo il link a cui rivedere l'evento:

https://www.youtube.com/live/yBjxor50uzA 

pubblicato da Annamaria Gatti

martedì 19 novembre 2024

Per insegnanti : corso riconosciuto dal MIUR

CHE RABBIA QUESTA SCUOLA! 

SOS Cassetta degli attrezzi per insegnanti, 

dal 21 novembre 2024 

appuntamenti interattivi

 riconosciuto dal MIUR  con Carta Docente

https://www.giraffe-cnv.it/formazione-cnv-rabbia-insegnanti-miur/

Come l’empatia pratica e la Comunicazione Nonviolenta possono aiutare quando c’è rabbia

 La partecipazione al corso è aperta a tutti, anche a chi si avvicina per la prima volta al tema dell’empatia.

 A cura di Angela Attianese, Anna Bassi e Marisa Caccioppoli, trainer certificate dal CNVC e con la partecipazione di Maria Paola Sabatino candidata alla certificazione col CNVC (www.cnvc.org)

pubblicato da Annamaria Gatti

foto da Avvenire di Calabria


domenica 17 novembre 2024

I figli, un valore grande. Per i media un problema?



Parleremo sempre più spesso di SPERANZA, in uno snocciolare di giorni resi grigi da pessime notizie. Eppure c'è il popolo della speranza fra cui quello che crede nel valore di un figlio, non ne ha timore e coltiva la propria umanità rispettando l'infanzia e incontrando i bisogni di bambini e ragazzi con responsabilità.

L'informazione come parla dell’essere padre e madre?

Il nuovo numero di VITA, "Perché non vogliamo figli", contiene anche un'inedita analisi delle notizie pubblicate su quotidiani e siti, realizzata da Volocom. Ecco tutti i numeri al link.

 https://www.vita.it/avere-un-figlio-nello-storytelling-vincono-sempre-i-problemi/

pubblicato da Annamaria Gatti 

foto da freepik


sabato 16 novembre 2024

La Statua della Libertà e la Statua della Responsabilità, mai realizzata negli USA


Da una interessante riflessione dello psicologo Luca Mazzucchelli, psicoterapeuta, giornalista pubblicista.

"La statua della libertà a New york è un simbolo.  Sotto i suoi piedi ci sono le catene della schiavitù. Con una mano sostiene le tavole che portano la data della Dichiarazione d’Indipendenza e con l’altra la fiaccola accesa, simbolo di libertà e giustizia.

Questo monumento ha accolto innumerevoli persone con una promessa: entrate nel paese della libertà. Qui sarete liberi di scegliere, liberi di vincere, liberi di perdere. Qui troverete la libertà di scelta. Parola della Signora Libertà.

Tuttavia, il famoso psicologo austriaco Viktor Frankl, sopravvissuto ai campi di concentramento nazisti, durante una visita alla Statua della Libertà, propose di erigere, sulla costa opposta degli Stati Uniti, a San Francisco, un monumento a esso complementare: la Statua della Responsabilità.

L’idea di Frankl era di completare il concetto di libertà con quello della responsabilità.

Se la Statua della Libertà invita a entrare nel paese della libertà, dove ogni individuo ha il diritto di fare le proprie scelte, la proposta di Frankl inserisce un fondamentale punto di attenzione, troppo stesso dimenticato: con la libertà viene anche la responsabilità delle scelte fatte.

Il lato dimenticato della libertà è la responsabilità.

Ed ecco, allora, nell’immaginario di Frankl, proprio accanto al Golden Gate Bridge, svettare la Statua della Responsabilità.

In una mano tiene un’aquila, simbolo dell’irrefrenabile desiderio americano di libertà.

Ma nell’altra mano tiene un bambino, che simboleggia la nostra responsabilità nei confronti della generazione successiva."

Pubblicato da Annamaria Gatti

foto da Esquire

martedì 5 novembre 2024

Una bella occasione per crescere come genitori nelle scelte di educazione alla affettività e alla sessualità




Lo psicologo Ezio Aceti, già autore con Stefania Cagliani  dei volumi "Ad amare ci si educa" Ed. Città Nuova, incontra genitori ed educatori in un cammino che proseguirà fino al 21 novembre.

"Si partirà dall’educazione alle emozioni dei bambini, per poi passare all’educazione agli affetti di ragazzi e preadolescenti, fino ad arrivare all’educazione ai sentimenti rivolta agli adolescenti. «In questo modo cerchiamo di rendere un servizio ai nostri figli – prosegue Aceti -, di fare la cosa più intelligente che serve, e cioè accompagnarli in questo mondo così affascinante, ma così a rischio".

A questo link l'articolo che illustra il percorso e le modalità per accedervi. 

https://www.cittanuova.it/educazione-allaffettivita-e-sessualita-di-bambini-e-ragazzi-al-via-il-corso-con-ezio-aceti/?ms=006&se=010

pubblicato da Annamaria Gatti

foto da MonteverdeOnlus

sabato 26 ottobre 2024

Favola: Il lupo di Cappuccetto ha un problema

 

Favola di Annamaria Gatti
Illustrazione di Eleonora Moretti
fonte: Città Nuova 

C’era una volta il lupo della storia di Cappuccetto Rosso (fattela raccontare se non la sai!) che zampettava pensieroso al limitare del bosco. Ad un tratto si scontrò con una bambina che prontamente gli chiese, lì su due piedi: 

«Ehilà, dove te ne vai così solitario e triste?!»

«Ah, ho dei problemi. Gironzolo per il bosco perché ho bisogno di pensare a quello che mi capita ogni giorno!»

«Oh bella! E cosa ti succede di così fastidioso?», chiese la bambina incuriosita. 

«Insomma, ogni volta che qualcuno legge quella vecchia storia con la bambina dal cappuccio rosso, beh, ci  credi? Mi sento proprio uno sciocco!».

«Niente di così sciocco... È una storia di fantasia, in fondo...». 

«Già, una storia così strana. Dunque...».

«La so, la so: ti mangi una nonna, prima, e poi divori anche la nipotina che è andata  a trovarla!».

«Appunto, mi sento sciocco perché mi chiedo: come mai una mamma intelligente e di buon cuore, che prepara un cestino succulento per la nonna, manda una bambina così piccola nel bosco da sola?»

«Beh... forse era già abbastanza grande!»

«Ah! E la chiami grande una bambina che segue il consiglio di un lupo? “Prendi il sentiero più corto, arriverai dalla nonna più in fretta!”, le avevo suggerito. E lei, senza fare neppure una piega, prende allegramente quel sentiero, senza chiedersi nulla: ma chi è questo che mi parla? Cosa mi ha detto la mamma?»

«Beh, davvero la cosa è un po’ singolare»

«E poi, possibile che non abbia sospettato nulla questa bambina: la voce profonda della nonna dal letto e quel muso strano... In fondo mi aveva incrociato poco tempo prima. Possibile che mi abbia rivolto quelle dannate domande: che occhi grandi hai nonnina, altro che nonnina! Che orecchie grandi hai! Certo, aveva bisogno di un buon oculista. E poi, francamente, che ci faceva questa vecchietta da sola, in una casetta sperduta nel bosco infestato dai lupi?»

«E ora cosa pensi di fare?», chiese la bambina un po’ intimorita. 

«Niente, spero per loro che i bambini si facciano un po’ più obbedienti e furbi!  E le mamme un po’ più attente!».

Si salutarono. 

La bambina tirò fuori dallo zainetto il suo cappuccio rosso e pensò:

«Ha proprio ragione! Che tonta sono stata! Spero però vada presto dall’oculista anche lui, perché non mi ha riconosciuto, poveretto». 

E tornò in fretta e furia a casa dalla mamma e dalla nonna, che si era da poco trasferita con loro per evitare brutte avventure, viste le intenzioni di certi scrittori di storie per bambini...!


Un prequel esilarante: Cappuccetto Grosso - Recensione

 

Sebastiano Ruiz Mignone
illustrazioni di David Pintor
CAPPUCCETTO GROSSO
I nuovi colori del mondo
Edizioni Città Nuova

Recensione di Annamaria Gatti

Un prequel gustosissimo: narrazione incalzante, convincente e umorismo contagioso, a prova di bambino. 
Anticipare la storia di Cappuccetto Rosso, attraverso i fatti che l'hanno determinata e narrati da un fantomatico lupo cattivo, è stato un geniale  espediente del celebre autore Sebastiano Ruiz Mignone, che aggiunge questo albo al lungo elenco di libri per l'infanzia. 

Anche questo "Cappuccetto Grosso", albo  cartonato e pregiato,  poi meriterebbe un premio, come già altre sue produzioni, anche perchè supportato con maestria da David Pintor, che di mestiere fa l'illustratore, con merito. Lo fa anche con rispetto del testo e certamente in sintonia con l'umorismo di Mignone, e questo non fa che confermare una notevole affinità artistica, segnata da interessi comuni per l'arte, la musica, il teatro...

Cappuccetto, con un enorme mantello rosso con cappuccio incorporato confezionato dalla nonna, è costretto ad attraversare il bosco, fra le risatine e gli sghignazzi di persone e animali. Ma non si perde d'animo, anzi con notevole grinta arriva a catturare col mantellone il lupo denigratore, concludendo così un primo match vittorioso su uno dei lupi del bosco. Il mondo femminile ringrazia! E anche quello maschile presumo.
Ma i lupi in un bosco sono tanti e fra di loro si nasconde la voce narrante, che sembra dare l'appuntamento alla classica storia di Cappuccetto Rosso. 

A mia esperienza sul campo "Cappuccetto Grosso" è piaciuto molto di più della fiaba classica. 
Forse perchè i gesti a rallentatore per catturare il lupastro hanno dato un autentico brivido rosso? 
Forse perchè lo sguardo intrigante di Cappuccetto, vincitrice sul lupo catturato, ci ripaga da tutti gli schiamazzi causati dal ridicolizzare il suo mantello size XXXL? 

Forse perchè (finalmente!) sono rimasti a bocca aperta per la meraviglia gli sghignazzatori di turno a vedere la forza inaspettata di una dolce bambina?

E dopo questo prequel chi si aspetta più che il lupo cattivo riesca davvero a mangiare  Cappuccetto Rosso? 

Pubblica Annamaria Gatti