Benvenuti ai genitori...e ai bambini!

Questo blog nasce dal desiderio di condividere "lievemente" le gioie, le speranze, le sorprese, le favole e i dubbi che...
rallegrano e stimolano le scelte quotidiane dei genitori.

sabato 8 novembre 2025

Un libro per aiutarci a capire l'educazione di genere




 IDENTITA’ FLUIDE IN UNA SOCIETA’ LIQUIDA 
 di DOMENICO BELLANTONI 
 EDITRICE CITTA’ NUOVA 

Recensione di 
Annamaria Gatti 

E’ assolutamente urgente aggiornare le proprie conoscenze su tutto ciò che lo scorrere dei giorni e dei pensieri sta trasformando la realtà che viviamo. 
E se non esiste più la possibilità di trincerarsi dietro ad espressioni come “ai miei tempi” o “è così e basta”, non è procrastinabile l’impegno per ogni adulto, educatore o meno, di capire come e cosa sta ribaltando ogni aspetto della crescita e della formazione dei nostri bambini, ragazzi e giovani. 
Il nuovo libro di Domenico Bellantoni, docente universitario, psicologo e psicoterapeuta, “Identità fluide in una società liquida - educazione di genere nel contesto contemporaneo” edito da Città Nuova per i Percorsi dell’Educare, riassume in oltre un centinaio di dense pagine (e ben quindici di bibliografia) gli strumenti per aprire un sipario autorevole sul tema della definizione della propria identità, che interagisce con gli aspetti culturali occidentali e di come cioè tali caratteristiche influenzino il processo di costruzione proprio dell’identità personale e di genere nei giovani. 

Nel capitolo su cui fermo l’attenzione del lettore, dal titolo “Educare al tempo del genere: istruzioni per l’uso”, l’autore offre validi suggerimenti di natura psicoeducativa in relazione al tema della percezione e definizione della propria identità di genere. E lo fa con precise osservazioni documentate nel corso dell’esposizione nei capitoli precedenti, chiarendo lucidamente posizioni e decodificando i modelli proposti, individuando alcune proposte inadeguate presenti soprattutto in internet e riferentesi anche alla possibilità di scelte di minori senza l’accompagnamento dei genitori. 

Bellantoni riconosce la difficoltà per i genitori di educare al genere con la dovuta lungimiranza e attenzione, e offre la possibilità di trovare in questo volume una guida che, senza essere ovviamente esaustiva, dà però le indicazioni giuste e motivate per lavorarci su. Dall’accompagnamento di cura raccomandato, all’affinamento delle capacità di ascolto, dall’obbligo di conoscere e formarsi sulle dinamiche in gioco nei processi di definizione dell’identità di genere, all’approfondimento del disagio manifestato verso l’identificazione circa il genere di prima assegnazione. Dall’educazione al rispetto di ogni tipo di diversità, alla testimonianza e alla coerenza a cui è chiamato ogni educatore, e questo è tanto vincente quanto è palesata la testimonianza del proprio vissuto gioioso della relazione di genere, affettiva e sessuale. 

Restano pilastri quindi l’accoglienza e l’alleanza che è auspicabile i genitori vivano quotidianamente nella relazione educativa, evitando di esasperare la tensione che può crearsi, accompagnando invece l’adolescente in un percorso di conoscenza e di orientamento. 

E’ nell’adolescenza che si sviluppa il processo di scoperta della propria identità di genere, ed è questa l’età più fragile, e spesso in balia di messaggi soprattutto veicolati da internet, di enfasi dell’autodeterminazione riguardo alla definizione di sé. Lì è fondamentale la presenza di adulti affidabili e consapevoli. 

Vi sono adulti che si irrigidiscono e rifiutano di comprendere, altri che per quieto vivere aderiscono e sono acritici e assenti, però, scrive lo psicoterapeuta… 

“…Esiste una terza posizione caratterizzante quegli adulti che accettano di fare da ponte fra le generazioni, nella consapevolezza che non c’è progresso senza radicamento nelle tradizioni e non c’è fedeltà ai valori tradizionali che non necessiti di una loro rivisitazione in relazione al progresso scientifico sociale e culturale. Tali adulti raccolgono la sfida educativa consapevoli, ma non incatenati ai propri valori e si propongono non già per lo scontro ma per l’incontro con i giovani innescando percorso di reciproca comprensione e dialogo, stabilendo relazioni educative in cui veicolare modelli e contenuti utili alla crescita personale di sè e dell’altro “ (pag.104) 

Adulti presenti, che sanno incontrare e che sanno individuare i bisogni e le risposte più adeguate e significative per chi sta crescendo, nella cura e nel rispetto.

giovedì 6 novembre 2025

Quanto è importante l'efficace relazione con le famiglie nella scuola? Un libro non solo per i docenti.

 


ALLEANZE EDUCATIVE
COSTRUIRE RELAZIONI EFFICACI TRA SCUOLA E FAMIGLIA
di ANNAMARIA GIAROLO
Edizioni ERICKSON
Annamaria Giarolo, pedagogista e già insegnante, fornisce uno strumento decisamente interessante su un tema centrale che fa della scuola una esperienza  di qualità. Professionista di notevole esperienza educativa e pubblicazioni rivolte agli insegnanti, scrive di ciò che ha sperimentato, a garanzia di quello che propone in riflessioni e vissuti. Vorrei sottolineare come sia un manuale non solo per insegnanti, ma di utilità anche per i genitori, il cui ruolo nell' alleanza è fondamentale per essere definita tale. Ecco perchè l'etichetta del blog riporta entrambe le agenzie educative.

 Riporto qui la bella presentazione  editoriale:
"Quando scuola e famiglia si parlano davvero, nascono alleanze capaci di trasformare l’educazione in un autentico percorso di vita. Questo libro è un invito, rivolto a tutti gli insegnanti, a riconoscere il proprio ruolo come snodo centrale nella costruzione di relazioni educative autentiche e solide. Non si tratta di semplice buona volontà, ma di una professionalità che si esprime nel creare ponti, nell’accettare la sfida della complessità, nel sapersi mettere in discussione per trovare sempre nuove strade verso il benessere dell’altro. Perché è nelle relazioni — con gli studenti, le famiglie, i colleghi, i collaboratori, gli specialisti — che l’identità del docente prende forma e significato. Attraverso riflessioni, esperienze e strategie, il testo offre spunti concreti per affrontare le fatiche quotidiane della scuola e per dare voce ai bisogni educativi — speciali e non — che popolano ogni classe. Un libro che parla di cura, di ascolto, di cambiamento, e che riconosce l’insegnamento come la professione più alta e più umana che ci sia."

Pubblicato da Annamaria Gatti
gatti54@yahoo.it