Storia di Annamaria Gatti Illustrazione di Eleonora Moretti
Una storia un po' particolare, che continua ad essere molto apprezzata anche in questi giorni. Quando l'ho scritta avevo pensato esattamente questo:
"Mi sono chiesta: ma anche Gesù crescendo, intorno all'età dei 4 o 5 anni avrà chiesto a Maria di raccontargli la nascita, nei particolari più intimi che prima forse erano sconosciuti...
Ebbene Gesù però, con l'aiuto della sua Mamma, avrà compreso nell'evento la verità del ...mondo, luogo che era venuto a salvare...
Ecco ci ho provato a vedere Maria, Giuseppe e Gesù in quella casetta, in quel momento, la merenda, in quella strada... compagni di giochi compresi.
Dedicato ai bambini, per cui Gesù deve essere proprio uno come me, che può capirmi, a cui io posso parlare col pensiero e le parole, perchè mi comprende! I bambini, così realisti, così sul qui ed ora, come mi ha ricordato di recente un'amica pedagogista, tanto sul momento presente che i confini del tempo e del luogo si perdono. Profeti a loro insaputa, forse.
E questo è una meraviglia.
Scritta e pubblicata da Annamaria Gatti
gatti54@yahoo.it
"Mi sono chiesta: ma anche Gesù crescendo, intorno all'età dei 4 o 5 anni avrà chiesto a Maria di raccontargli la nascita, nei particolari più intimi che prima forse erano sconosciuti...
Ebbene Gesù però, con l'aiuto della sua Mamma, avrà compreso nell'evento la verità del ...mondo, luogo che era venuto a salvare...
Ecco ci ho provato a vedere Maria, Giuseppe e Gesù in quella casetta, in quel momento, la merenda, in quella strada... compagni di giochi compresi.
Dedicato ai bambini, per cui Gesù deve essere proprio uno come me, che può capirmi, a cui io posso parlare col pensiero e le parole, perchè mi comprende! I bambini, così realisti, così sul qui ed ora, come mi ha ricordato di recente un'amica pedagogista, tanto sul momento presente che i confini del tempo e del luogo si perdono. Profeti a loro insaputa, forse.
E questo è una meraviglia.
MARIA RACCONTA A
GESU’ BAMBINO IL SUO NATALE
Il Bambino faceva scivolare fra
le dita il mucchio di trucioli del legno che Giuseppe stava lavorando. Poi
ci aveva tuffato anche il nasino e aveva esclamato: “Che buon profumo, papà!”
“Alzati Gesù e vai dalla mamma
che ti chiama” lo aveva invitato Giuseppe, rimettendo i trucioli nel cesto.
Maria, la Mamma, aveva allungato
al Figlio una fetta di pane e qualche fico dolcissimo, vista la soddisfazione con cui vi aveva
affondato le labbra e i denti.
“Mamma” aveva chiesto Gesù, “sono
i fichi che ci ha mandato nonna Anna?”
“Proprio quelli” aveva risposto Maria.
“E quando andiamo a trovarla?”
aveva chiesto il Bambino, mentre una voce esultava dalla strada: “Maria, Maria!
Miriam ha avuto il bambino, è nato Tobia, finalmente.”
“Hai sentito Gesù? E’ nato un
altro bambino!” aveva spiegato Maria. “E ora tutti vanno a trovarlo e sono
felici perché quando nasce un bambino o una bambina è sempre una grande festa!”
“Anche quando sono nato io, vero
Mamma, è stata una grande festa…”
Maria si fece pensierosa, pose
gli occhi in quelli del Gesù e
con dolcezza infinita aveva raccontato: “Era notte, mio tesoro, e nessuno
poteva darci ospitalità in Betlemme. Così ci siamo riparati in una grotta…”
“Mamma, sono nato in una
grotta? Faceva tanto freddo là?” aveva chiesto Gesù.
“Ci scaldavano un po’ il fiato di
un bue e di un asino e papà aveva acceso
un fuocherello. Poi cominciarono ad arrivare tante persone, donne, bambini e
uomini con le loro pecore e molti doni.
Ma erano così tante che non riuscivamo a capire come fosse possibile.
Chi le aveva avvertite della tua nascita? Come avevano trovato la grotta? E perché una grande stella cometa brillava nel cielo?”
Ma erano così tante che non riuscivamo a capire come fosse possibile.
Chi le aveva avvertite della tua nascita? Come avevano trovato la grotta? E perché una grande stella cometa brillava nel cielo?”
“Sono stati gli Angeli ad
avvertirli, vero mammina?”
“Sì Angeli…”
“E quando nascono i bambini e le
bambine, che sono tutti miei amici, sempre tanti Angeli stanno loro vicino, sempre... anche fra mille e
mille anni.”
“Sì Gesù, quando nasce un bambino, io e te, con gli Angeli, lo accarezziamo e le
nostre carezze lo fanno sorridere.”
“Gesù vieni a giocare con noi?”
aveva gridato Ester dalla strada “ci sono
Daniele, Rebecca, Salomone e Amos
che fanno le corse, vieni anche tu, e
porta la corda per il tiro alla fune. Noi abbiamo le biglie di pietra!”
“Vengo, vengo. Mamma posso portare anche gli animali che mi ha
intagliato nel legno il papà? Giocheremo all’arca di Noè.”
“Certo, vai Gesù e divertitevi.”
Maria riprese a impastare il
pane, mentre ripensava a Betlemme e alla
visita dei re Magi.
A voce alta si disse: "Quel pomeriggio era così luminoso e io ero emozionata, quegli strani personaggi erano arrivati su cammelli e cavalli.
Loro avevano portato a Gesù i loro doni e parlavano della nascita di un Re."
A voce alta si disse: "Quel pomeriggio era così luminoso e io ero emozionata, quegli strani personaggi erano arrivati su cammelli e cavalli.
Loro avevano portato a Gesù i loro doni e parlavano della nascita di un Re."
..."Quel Re ora," pensava la Madonna, "sta giocando a biglie là fuori
sulla strada, come altri bambini in giro per il mondo."
Ma sapeva Maria che quel Re avrebbe cambiato proprio il mondo intero.
Ma sapeva Maria che quel Re avrebbe cambiato proprio il mondo intero.
Antonella, che ringrazio, scrive a proposito della storia:
RispondiElimina"E' bellissima l'immagine della Madonna che pone i suoi occhi in quelli di Gesù... si sente quello scambio/incontro di sguardi tutto l'amore, la dolcezza e la sua preoccupazione di una Mamma, della Mamma per il suo piccolo.
Gli stessi sentimenti che ogni mamma prova per il proprio figlio, che è anche il suo piccolo Re."
Grazie a Lorenza Farina per il suo contributo al miglioramento della narrazione...
RispondiEliminaAveva ragione... e ho alleggerito i periodi per poter narrare a voce con più scioltezza. Grazie Lorenza!
Mi piace perché è molto umana e quindi comprensibile ai bambini.
RispondiEliminaGrazie, è un grande piacere ospitare Maura Picinich. Il commento ci dice che la storia breve ha raggiunto un obiettivo: rendere vicine ai bambini i fatti più grandi perche si sentano amati . Per loro non è difficile sentire Gesù vicino.
RispondiEliminaAnnamaria
Leggo dalla spa austria villach www.warmbaderhof.com
RispondiEliminaVeramente bello. Ciao e buona continuazione di Avvento.
RispondiEliminasinforosa
"Hai sentito Gesù? È nato un altro bambino ! "
RispondiElimina"Vieni anche tu Gesù a giocare con noi "
Grazie per questa bellissima genuina narrazione.
Buon Natale a tutti