Benvenuti ai genitori...e ai bambini!

Questo blog nasce dal desiderio di condividere "lievemente" le gioie, le speranze, le sorprese, le favole e i dubbi che...
rallegrano e stimolano le scelte quotidiane dei genitori.

domenica 29 dicembre 2024

Una storia per l'anno nuovo

 


Anno nuovo, asinello nuovo

di Annamaria Gatti

Fonte: Città Nuova

Nella fattoria  nessuno si sarebbe mai aspettato una novità. Invece:

“Anno nuovo, vita nuova!” aveva esclamato Mario, il contadino, mentre rovesciava abbondanti razioni di fieno nella mangiatoia dei suoi ruminanti.

Gli occhi gli brillavano, forse perché l’aria apparentemente  immobile dell’inverno, lasciava intorno  uno strano profumo  di muschio e foglie novelle.

“Vuoi vedere…” bonfonchiò il bue Nino, “che la novità è  una stalla nuova?”

“BUM! Questa è  proprio grossa!” sbottò  la mucca Tina.

“Non dimenticare che io sono stato scelto per fare il bue nella  capanna  del presepe e sono diventato ancora più importante! Non come quell’asino vagabondo che mi hanno messo vicino… Merito perciò  una nuova stalla” precisò Nino il bue.

“Meno arie, sii realista: Mario non ha  possibilità di costruirci proprio niente. L’asinello invece mi ha fatto tanta pena” aveva rimandato la mucca Tina.

“Beh, se uno vale poco, è facile che faccia questa fine” si era risentito il bue presuntuoso.

Tina muggì sdegnata e si voltò verso la greppia, decisa a non ascoltare quel bue superbo, che si era montato la testa!

La notte dell’ultimo giorno dell’anno trascorse lontano da botti e confusione, immersa nel silenzio magico della campagna addormentata.

Ma la mattina seguente accadde “l’irreparabile”.

Un musetto fradicio fece capolino dal vecchio portone della stalla.

“E questo chi è?” chiese Nino allarmato.

“Sono l’asinello del presepe. Mario mi ha detto che posso vivere con voi.”

Nino restò senza muggiti. Tina invece fece gli onori di… stalla:

“Allora sei tu la novità, vieni avanti, qui starai bene” aggiunse, guardando di sottecchi il bue ammutolito.

L’asinello salutò da gran signore:

“Grazie, cari amici, sono proprio onorato di vivere con voi. E’ giunto il momento per me di trovare un rifugio stabile e Mario, il vostro padrone, è proprio una brava persona: mi ha detto che aiuterò il bue Nino.”

Nino fece finta di non aver sentito, ma riprese  a ruminare pensando: anno nuovo, amico nuovo! E si accorse di sentirsi un po’ felice. Solo un po’, ma era già molto.

pubblicato da Annamaria Gatti

immagine dal film animazione "Gli eroi del Natale" Warner Bros. E.i.

 

giovedì 19 dicembre 2024

Quali doni chiedono per Natale i bambini?

 


Il Natale per le bambine e i bambini è quello che gli adulti di riferimento raccontano, ma soprattutto vivono. 

I bambini più che ascoltare parole, vedono e assorbono gesti e sguardi e volti che cercano e trasmettono quel che passa nel cuore.

I bambini vedono oltre e comprendono quel che non possiamo nascondere o velare.

Le bambine e i  bambini sono tutti là davanti ad una umida grotta la notte di Natale e chiedono piccoli e grandi doni che vengono dal cuore. Sono stanchi di cose, l'abbiamo capito. I loro desideri sono molto più costosi, sono perle inestimabili,  che possono cambiare in meglio la loro giornata, la loro vita...

E anche la nostra.

Davanti alla grotta chiedono a Gesù Bambino, l'unico che certamente non li tradisce mai:  

tenerezza, abbracci, fiducia, ascolto, tempo, rispetto, 

empatia, sorrisi, comprensione, pace, unità, pazienza, allegria 

condivisione, compassione,  perdono e verità... 

PACE

Molti chiedono anche  casa, cibo, abiti, salute, scuole, un pianeta sano per crescere... ma qui l'elenco si fa davvero lunghissimo e grave. 

Loro sanno quali doni vorrebbero. 

Basta che glieli lasciamo coltivare in cuore. E non glieli pasticciamo con desideri fittizi. 

E poi ci sono le ragazze e i ragazzi. Che chiedono gli stessi doni. 

Chiedono di non essere o diventare trasparenti. 

Chiedono la misura massima dell'amore. 

Ancora, anche quest'anno, sempre con più forza.

Pubblicato da Annamaria Gatti

gatti54@yahoo.it

foto da: depositphoto.com

martedì 17 dicembre 2024

Come ascoltare insieme ai nostri bambini filastrocche e racconti di Natale.


Audiolibro
"Raccontami il Natale"
di Annamaria Gatti
Voci di Gabriella Maggiora 
e Paolo Bertini

"Riprendere ad amare il Presepe racconta una verità ai nostri bambini: il desiderio di riconoscere da dove è rinata la speranza, la certezza di essere amati attraverso la scelta dei più umili, così come sono i personaggi del presepe. Non statuine inerti e lontane, ma vivi personaggi della vita quotidiana, che vanno all’incontro con un Dio Bambino, con cuore semplice e trepido, con letizia profonda: lì incontreranno l’Infinito. Anche per i nostri bambini sarà immediata l’esperienza perché è innata nei bambini la capacità di pensare in grande e di volare alto." 

Dalla premessa dell'Audiolibro "Raccontami il Natale", dove troverete filastrocche e racconti da ascoltare insieme per ritrovarsi accanto a quella capanna di Betlemme.

Indicazioni per cellulare, tablet...;   Entrate nel sito  https://www.cittanuova.it/

Scaricate gratuitamente l'app. Una volta scaricata l'app, entrando nella sezione ALLEGATI l'audiolibro di può scaricare anche se NON si è abbonati.👏 Sfogliando a destra trovate filastrocche e racconti 🌟(da tre a... 99 anni). In particolare l'ultimo racconto è per ragazzi.

👏L'app si scarica, a seconda del proprio cellulare, o dallo store di un Google (per Android) o dallo store della Apple (per iPhone o iPad). L'operazione è semplicissima.🤩

Indicazioni per ascoltare dal computer: nella pagina  on line di Città Nuova scegliete in alto a destra: Edicola Digitale e aprite la freccia su Città Nuova: rettangolo nero in alto su ALLEGATI. Vi appare la copertina dell'audiolibro RACCONTAMI IL NATALE. Scegliete Leggi in basso a destra, sfogliate le pagine e cliccate per ascoltare: buon divertimento e Buon Natale!

Pubblicato da Annamaria Gatti

gatti54@yahoo.it


martedì 10 dicembre 2024

Per leggere le "Filastrocche del presepe" ascoltate in podcast

 

presepe composto da bambini: ciascun pezzo assegnato a  un posto preciso secondo il loro racconto

                                                            FILASTROCCHE DEL PRESEPE

Riprendere ad amare il Presepe racconta una verità ai nostri bambini: il desiderio di riconoscere da dove è rinata la speranza, la certezza di essere amati attraverso la scelta dei più umili, così come sono i personaggi del presepe. Non statuine inerti e lontane, ma vivi personaggi della vita quotidiana, che vanno all’incontro con un Dio Bambino, con cuore semplice e trepido, con letizia profonda: lì incontreranno l’Infinito. Anche per i nostri bambini sarà immediata l’esperienza perché è innata nei bambini la capacità di pensare in grande e di volare alto.

                                                                                                            

RACCONTAMI IL PRESEPE

Vieni qui accanto a me… vuoi sapere di Gesù che nasce? 

Subito, adesso… vorrei ascoltare

non una favola di terra o di mare,

voglio sapere invece da te,

come  è nato il Re dei re.

Ho preparato per Lui stasera

dentro il presepe la storia vera:

c’è la sua mamma e c’è il suo papà

e so per certo che lui  verrà.

Verrà a portare in cielo e in terra

la pace vera per vincer la guerra,

se aspetto  con te il Re del mondo,

potrò far con lui  un girotondo.


COSA CERCANO I MAGI?

Chi sono questi re che cercano Gesù? Anche tu aspetti Gesù o è Lui che desidera incontrarti?

I magi sopra i loro cammelli

avanzan solenni come fratelli.

Son giovani o vecchi, son bianchi o neri,

un sol desiderio nei loro pensieri. 

Cercan il Bimbo delle scritture

viaggiando fra dune e ripide alture,

dicon sicuri: “ Fra questi monti

ci sorriderà il Re dei mondi!” 

Portano doni per il Bambinello

che nascer dovrebbe in un paesello,

piantan le tende e riposano un po’,

il cielo è buio, avanzar non si può.

 

NASCE GESU’

Ma guarda un po’: Gesù nasce proprio come sei nato tu. Stessi piedini, stesse manine, stessi occhietti placidi di sonno.

La notte è giunta e Giuseppe freme.

È accanto a Maria  e la sostiene.

Nasce  al mondo il Figlio di Dio,

è un neonato, com’ero io. 

Maria lo avvolge nel panno bianco

ed il sorriso non è più stanco,

piano pianino la fronte accarezza

e riempie il giaciglio di tenerezza. 

Giuseppe provvede a scaldar la capanna

per difender il Bimbo e la sua mamma.

Gli angeli annunciano la  buona novella

su tutto il presepe si accende una stella.

S’alzano d’impeto i pastori,

i primi a giunger con i loro doni .


E’ LEI LA COMETA!

Le regina delle stelle corre ad annunciare la nascita del re del mondo. Quando sei nata tu, sono certa, una stellina nuova ha preso a sorridere dal cielo blu.

                                                             C’era il buio più assoluto,

                                                            niente forse sarebbe accaduto.

Non un barlume, non una stella,

ma poi era apparsa lei ,la più bella! 

Niente sembrava più come prima,

al suo bagliore impallidiva la luna

e il cielo stupiva a quell’evento

cullando il nuovo nastro d’argento. 

E tutte le stelle piccole e grandi,

sprizzano luce, sono brillanti,

accompagnando in tutto quel  blu

il primo sonno del Bimbo Gesù.

 

LA PASTORELLA

Nel presepe non è la più importante. Ma ha saputo fare la cosa più bella: portare a Maria quel che le serviva. Anche alla tua mamma persone gentili  hanno portato ciò che era importante: aiuto e gioia.

E’ quasi l’alba, chiara e freddina,

si è già levata  la dolce bambina

mentre sul mondo la cometa,

splende sempre accogliente e lieta.

Quando vede quel segnale

intuisce  subito ciò che vale.

E per quel Bimbo appena nato

raccoglie  il  dono già preparato .

Poi cammina fino alla stalla,

entra e si inchina a Lui e alla Mamma

“Una coperta ho portato  per Te,

che sei la madre del Re dei re.” 


E’ NATO PER TE

Sai… quando sei nato tu eri un mistero, la vita è sempre una meraviglia.

Gesù è nato e  tutto il presepe

vibra adesso attorno al mistero

di un Dio Bambino ,venuto a portare

amore in terra, in cielo e in mare.

Un po’ del suo amore scalda anche me

che ho raccontato il presepe per te.

Una storia vera, una storia antica,

una storia d’oggi, una storia amica!

sabato 7 dicembre 2024

Da ascoltare: Filastrocche del Presepe e alcuni racconti natalizi di Annamaria Gatti... in podcast


Una delle natività più bambine e tenere, 
frutto dell'arte di Laura Cortini, quotata insegnante al Comics, amata illustratrice a cui devo molto. Grazie Laura per la poesia e la speranza che riesci a seminare nelle tue pagine illustrate.  


Qui trovate riproposti, come richiestomi da alcuni affezionati lettori e lettrici,  i podcast dei racconti natalizi scritti da Annamaria Gatti e letti da Paolo Bertini e Gabriella Maggiora, (che ringrazio di cuore  e che fanno parte di una storia tenera e bellissima), dove nulla è dato per scontato, dove la sorpresa e il miracolo del Natale è così reale che il Bimbo Gesù pare proprio il neonato della porta accanto, capace di misericordia e perdono, tenerezza e accoglienza gioiosa. Insomma SPERANZA.

Ecco quindi, oltre ad alcuni dei racconti natalizi già apprezzati,  sempre in podcast anche le "Filastrocche del presepe", dove ogni personaggio del presepe stesso trova la sua collocazione temporale e umana nell'incontro con il Bambino. 
Sono filastrocche che nelle scuole hanno trovato lieta accoglienza e di questa gioia condivisa sono grata.  
Racconti e poesie si possono ascoltare insieme, in famiglia, a scuola, a catechismo e i testi possono essere scaricati da questo blog nelle loro pagine dedicate. 
I racconti sono editi dal periodico Città Nuova, le Filastrocche sono una raccolta inedita.

Per informazioni scrivetemi: gatti54@yahoo.it
Fonte: i podcast sono stati pubblicati sul sito cittanuova.it, 2021

particolare del presepe di Sofia e Enea

LE FILASTROCCHE i link

https://www.cittanuova.it/podcast-filastrocche-del-presepe-la-cometa/?ms=008&se=028

https://www.cittanuova.it/podcast-filastrocche-del-presepe-cosa-cercano-magi/?ms=008&se=028

https://www.cittanuova.it/podcast-filastrocche-del-presepe-la-pastorella/?ms=008&se=028

https://www.cittanuova.it/podcast-filastrocche-del-presepe-nasce-gesu/?ms=008&se=028

https://www.cittanuova.it/podcast-filastrocche-del-presepe-nato/?ms=008&se=028

I RACCONTI i link

https://www.cittanuova.it/multimedia/2021/12/23/podcast-racconti-natale-avventura-aspettando-natale/

https://www.cittanuova.it/multimedia/2021/12/26/podcast-racconti-natale-maria-racconta-gesu-bambino/

https://www.cittanuova.it/multimedia/2021/12/24/podcast-racconti-natale-tobia-bambino-quasi-cattivo/

https://www.cittanuova.it/multimedia/2021/12/25/podcast-racconti-natale-natale-della-cicala-della-formica/

martedì 26 novembre 2024

Un nuovo albo illustrato: BLU! I nuovi colori del mondo

 


BLU!
di Silvia Roncaglia
illustrazioni di Sophie Fatus
I nuovi colori del mondo
Città Nuova Editrice

Recensione di Annamaria Gatti

Una famosa scrittrice per l'infanzia e un'illustratrice molto apprezzata incrociano i loro talenti e nasce BLU! per la collana "I Nuovi Colori del Mondo" delle Edizioni Città Nuova. Formato elegante, narrazione piacevole e pagine illustrate con generosità e maestria.

Dopo l'entusiasmo suscitato da Cappuccetto Grosso della stessa collana, questa recente pubblicazione si fa amare per la freschezza della narrazione e delle illustrazioni. 
La voce narrante  è la sorellina Greta, amante dei colori e dei disegni e tenera compagna di questo fratellino un po' imprevedibile, che chiama "blu" ogni cosa, suscitando reazioni stupite, ma comprensive: la scoperta del linguaggio, diventa scoperta del mondo nelle relazioni. 

E, a giudicare dai profili professionali e umani di Silvia e Sophie, sono propensa a immaginare che dietro a questo raccontare ci sia un'abituale frequentazione dei piccoli, tanto il libro è immerso nel mondo-bambino: la storia e le immagini si fondono infatti in un unico poetico messaggio, la scoperta del mondo si accompagna alla gioia di poter chiamare le cose, gli animali e le persone con un insieme di sillabe e suoni  riconosciuti da tutti. 
Quale soddisfazione poi stravolgere la normalità e descrivere blu anche una banana!

Le pagine si susseguono aprendo scenari quotidiani di semplice e accurata rappresentazione dove non sfugge il filo conduttore che trascina e avvolge testo e disegni: l'affetto per i bambini e il loro evolversi.  
E' quindi vero quel che si legge in quarta di copertina: "Per Marco, e per chi l'osserva crescere con amore e stupore, la conquista del linguaggio è una strordinaria avventura ricca di invenzioni e sorprese."
pubblicato da Annamaria Gatti




lunedì 25 novembre 2024

Gestione dello stress, problem solving, autostima: life e soft skills arrivano a scuola con BIG giornalino per bambini




Reduce da recenti valorizzazioni e premiazioni, BIG è l'acronimo di Bambini In Gamba. 

Si impone all'attenzione degli educatori per essere strumento di valore per genitori e insegnanti. 

Ed infatti anche per questo anno propone la continuazione del percorso sulle life e soft skills in una interessante interazione con  recenti misure auspicate da un disegno di legge. 

"Il disegno di legge 845 approvato al Senato vuole favorire lo sviluppo delle competenze non cognitive e trasversali nelle attività educative e didattiche delle istituzioni scolastiche statali e paritarie di ogni ordine e grado, nel rispetto delle prerogative del collegio dei docenti. Il percorso formativo del giornalino Big Bambini in gamba"

A questo link la presentazione e i riferimenti utili e completi di questo viaggio, di cui ogni buon educatore può fare tesoro.

https://www.cittanuova.it/gestione-dello-stress-problem-solving-autostima-life-e-soft-skills-arrivano-a-scuola/?ms=003&se=010

mercoledì 20 novembre 2024

Diritti dei minori e nuove tecnologie: un evento autorevole, una grande opportunità

 


Strumenti di protezione per aiutare a crescere nella libertà

Nell'anniversario della sottoscrizione della Carta dei Diritti dei Bambini e dei Ragazzi, alle ore 19.00 oggi  si sono succeduti relatori preziosi: Francesco Sciuto e Patrizia Bertoncello che hanno presentato l' importanza e l'evoluzione storica del riconoscimento dei diritti dei minori; 

Molto autorevoli gli interventi di 👤Sergio Barbaro e di Paolo Russo dell'Università  Sophia che hanno approfondito  la tematica dei diritti dei minori in rete con riferimento particolare al cyberbullismo. La serata è stata aperta a chiunque fosse interessato e si può rivedere  sul Canale YouTube Focolaritalia

Questo il link a cui rivedere l'evento:

https://www.youtube.com/live/yBjxor50uzA 

pubblicato da Annamaria Gatti

martedì 19 novembre 2024

Per insegnanti : corso riconosciuto dal MIUR

CHE RABBIA QUESTA SCUOLA! 

SOS Cassetta degli attrezzi per insegnanti, 

dal 21 novembre 2024 

appuntamenti interattivi

 riconosciuto dal MIUR  con Carta Docente

https://www.giraffe-cnv.it/formazione-cnv-rabbia-insegnanti-miur/

Come l’empatia pratica e la Comunicazione Nonviolenta possono aiutare quando c’è rabbia

 La partecipazione al corso è aperta a tutti, anche a chi si avvicina per la prima volta al tema dell’empatia.

 A cura di Angela Attianese, Anna Bassi e Marisa Caccioppoli, trainer certificate dal CNVC e con la partecipazione di Maria Paola Sabatino candidata alla certificazione col CNVC (www.cnvc.org)

pubblicato da Annamaria Gatti

foto da Avvenire di Calabria


domenica 17 novembre 2024

I figli, un valore grande. Per i media un problema?



Parleremo sempre più spesso di SPERANZA, in uno snocciolare di giorni resi grigi da pessime notizie. Eppure c'è il popolo della speranza fra cui quello che crede nel valore di un figlio, non ne ha timore e coltiva la propria umanità rispettando l'infanzia e incontrando i bisogni di bambini e ragazzi con responsabilità.

L'informazione come parla dell’essere padre e madre?

Il nuovo numero di VITA, "Perché non vogliamo figli", contiene anche un'inedita analisi delle notizie pubblicate su quotidiani e siti, realizzata da Volocom. Ecco tutti i numeri al link.

 https://www.vita.it/avere-un-figlio-nello-storytelling-vincono-sempre-i-problemi/

pubblicato da Annamaria Gatti 

foto da freepik


sabato 16 novembre 2024

La Statua della Libertà e la Statua della Responsabilità, mai realizzata negli USA


Da una interessante riflessione dello psicologo Luca Mazzucchelli, psicoterapeuta, giornalista pubblicista.

"La statua della libertà a New york è un simbolo.  Sotto i suoi piedi ci sono le catene della schiavitù. Con una mano sostiene le tavole che portano la data della Dichiarazione d’Indipendenza e con l’altra la fiaccola accesa, simbolo di libertà e giustizia.

Questo monumento ha accolto innumerevoli persone con una promessa: entrate nel paese della libertà. Qui sarete liberi di scegliere, liberi di vincere, liberi di perdere. Qui troverete la libertà di scelta. Parola della Signora Libertà.

Tuttavia, il famoso psicologo austriaco Viktor Frankl, sopravvissuto ai campi di concentramento nazisti, durante una visita alla Statua della Libertà, propose di erigere, sulla costa opposta degli Stati Uniti, a San Francisco, un monumento a esso complementare: la Statua della Responsabilità.

L’idea di Frankl era di completare il concetto di libertà con quello della responsabilità.

Se la Statua della Libertà invita a entrare nel paese della libertà, dove ogni individuo ha il diritto di fare le proprie scelte, la proposta di Frankl inserisce un fondamentale punto di attenzione, troppo stesso dimenticato: con la libertà viene anche la responsabilità delle scelte fatte.

Il lato dimenticato della libertà è la responsabilità.

Ed ecco, allora, nell’immaginario di Frankl, proprio accanto al Golden Gate Bridge, svettare la Statua della Responsabilità.

In una mano tiene un’aquila, simbolo dell’irrefrenabile desiderio americano di libertà.

Ma nell’altra mano tiene un bambino, che simboleggia la nostra responsabilità nei confronti della generazione successiva."

Pubblicato da Annamaria Gatti

foto da Esquire

martedì 5 novembre 2024

Una bella occasione per crescere come genitori nelle scelte di educazione alla affettività e alla sessualità




Lo psicologo Ezio Aceti, già autore con Stefania Cagliani  dei volumi "Ad amare ci si educa" Ed. Città Nuova, incontra genitori ed educatori in un cammino che proseguirà fino al 21 novembre.

"Si partirà dall’educazione alle emozioni dei bambini, per poi passare all’educazione agli affetti di ragazzi e preadolescenti, fino ad arrivare all’educazione ai sentimenti rivolta agli adolescenti. «In questo modo cerchiamo di rendere un servizio ai nostri figli – prosegue Aceti -, di fare la cosa più intelligente che serve, e cioè accompagnarli in questo mondo così affascinante, ma così a rischio".

A questo link l'articolo che illustra il percorso e le modalità per accedervi. 

https://www.cittanuova.it/educazione-allaffettivita-e-sessualita-di-bambini-e-ragazzi-al-via-il-corso-con-ezio-aceti/?ms=006&se=010

pubblicato da Annamaria Gatti

foto da MonteverdeOnlus

sabato 26 ottobre 2024

Favola: Il lupo di Cappuccetto ha un problema

 

Favola di Annamaria Gatti
Illustrazione di Eleonora Moretti
fonte: Città Nuova 

C’era una volta il lupo della storia di Cappuccetto Rosso (fattela raccontare se non la sai!) che zampettava pensieroso al limitare del bosco. Ad un tratto si scontrò con una bambina che prontamente gli chiese, lì su due piedi: 

«Ehilà, dove te ne vai così solitario e triste?!»

«Ah, ho dei problemi. Gironzolo per il bosco perché ho bisogno di pensare a quello che mi capita ogni giorno!»

«Oh bella! E cosa ti succede di così fastidioso?», chiese la bambina incuriosita. 

«Insomma, ogni volta che qualcuno legge quella vecchia storia con la bambina dal cappuccio rosso, beh, ci  credi? Mi sento proprio uno sciocco!».

«Niente di così sciocco... È una storia di fantasia, in fondo...». 

«Già, una storia così strana. Dunque...».

«La so, la so: ti mangi una nonna, prima, e poi divori anche la nipotina che è andata  a trovarla!».

«Appunto, mi sento sciocco perché mi chiedo: come mai una mamma intelligente e di buon cuore, che prepara un cestino succulento per la nonna, manda una bambina così piccola nel bosco da sola?»

«Beh... forse era già abbastanza grande!»

«Ah! E la chiami grande una bambina che segue il consiglio di un lupo? “Prendi il sentiero più corto, arriverai dalla nonna più in fretta!”, le avevo suggerito. E lei, senza fare neppure una piega, prende allegramente quel sentiero, senza chiedersi nulla: ma chi è questo che mi parla? Cosa mi ha detto la mamma?»

«Beh, davvero la cosa è un po’ singolare»

«E poi, possibile che non abbia sospettato nulla questa bambina: la voce profonda della nonna dal letto e quel muso strano... In fondo mi aveva incrociato poco tempo prima. Possibile che mi abbia rivolto quelle dannate domande: che occhi grandi hai nonnina, altro che nonnina! Che orecchie grandi hai! Certo, aveva bisogno di un buon oculista. E poi, francamente, che ci faceva questa vecchietta da sola, in una casetta sperduta nel bosco infestato dai lupi?»

«E ora cosa pensi di fare?», chiese la bambina un po’ intimorita. 

«Niente, spero per loro che i bambini si facciano un po’ più obbedienti e furbi!  E le mamme un po’ più attente!».

Si salutarono. 

La bambina tirò fuori dallo zainetto il suo cappuccio rosso e pensò:

«Ha proprio ragione! Che tonta sono stata! Spero però vada presto dall’oculista anche lui, perché non mi ha riconosciuto, poveretto». 

E tornò in fretta e furia a casa dalla mamma e dalla nonna, che si era da poco trasferita con loro per evitare brutte avventure, viste le intenzioni di certi scrittori di storie per bambini...!


Un prequel esilarante: Cappuccetto Grosso - Recensione

 

Sebastiano Ruiz Mignone
illustrazioni di David Pintor
CAPPUCCETTO GROSSO
I nuovi colori del mondo
Edizioni Città Nuova

Recensione di Annamaria Gatti

Un prequel gustosissimo: narrazione incalzante, convincente e umorismo contagioso, a prova di bambino. 
Anticipare la storia di Cappuccetto Rosso, attraverso i fatti che l'hanno determinata e narrati da un fantomatico lupo cattivo, è stato un geniale  espediente del celebre autore Sebastiano Ruiz Mignone, che aggiunge questo albo al lungo elenco di libri per l'infanzia. 

Anche questo "Cappuccetto Grosso", albo  cartonato e pregiato,  poi meriterebbe un premio, come già altre sue produzioni, anche perchè supportato con maestria da David Pintor, che di mestiere fa l'illustratore, con merito. Lo fa anche con rispetto del testo e certamente in sintonia con l'umorismo di Mignone, e questo non fa che confermare una notevole affinità artistica, segnata da interessi comuni per l'arte, la musica, il teatro...

Cappuccetto, con un enorme mantello rosso con cappuccio incorporato confezionato dalla nonna, è costretto ad attraversare il bosco, fra le risatine e gli sghignazzi di persone e animali. Ma non si perde d'animo, anzi con notevole grinta arriva a catturare col mantellone il lupo denigratore, concludendo così un primo match vittorioso su uno dei lupi del bosco. Il mondo femminile ringrazia! E anche quello maschile presumo.
Ma i lupi in un bosco sono tanti e fra di loro si nasconde la voce narrante, che sembra dare l'appuntamento alla classica storia di Cappuccetto Rosso. 

A mia esperienza sul campo "Cappuccetto Grosso" è piaciuto molto di più della fiaba classica. 
Forse perchè i gesti a rallentatore per catturare il lupastro hanno dato un autentico brivido rosso? 
Forse perchè lo sguardo intrigante di Cappuccetto, vincitrice sul lupo catturato, ci ripaga da tutti gli schiamazzi causati dal ridicolizzare il suo mantello size XXXL? 

Forse perchè (finalmente!) sono rimasti a bocca aperta per la meraviglia gli sghignazzatori di turno a vedere la forza inaspettata di una dolce bambina?

E dopo questo prequel chi si aspetta più che il lupo cattivo riesca davvero a mangiare  Cappuccetto Rosso? 

Pubblica Annamaria Gatti



 


venerdì 25 ottobre 2024

Saper chiedere aiuto, anche questo è diventare saggi! Favola


ENEA CHIEDE AIUTO


Forse che sia la cosa più difficile chiedere aiuto? 
Ripropongo, vista la richiesta, una delle puntate della saga del 
Cavaliere Enea


Fonte: Città Nuova agosto 2020 
Favola di Annamaria Gatti
Illustrazione di Eleonora Moretti

C’era  una volta l’apprendista cavaliere Enea, giovane coraggioso e di gran cuore.
Un giorno il compito dei  futuri cavalieri era un cosetta da nulla: niente draghi o draghetti,  niente mostri o giganti orribili.

 I giovani dovevano  solo liberare il villaggio Felix dal virus DIVOC 91 che uccideva i bambini.
Ora… che volete che sia liberare un villaggio da un virus, per gente abituata a salvare principesse, paesi interi, castelli e regni?

Ma il compito era apparso arduo: chi era partito corazzato e con la spada, chi con la lancia, qualcuno con una terribile balestra… ma tutti erano tornati malconci, perchè il mostriciattolo era invisibile… e affamato di cuori buoni.
“Enea, gli altri non ci sono riusciti e tu cosa pensi di fare?” aveva chiesto il Gran  Maestro Cavaliere.
“Ora ci penso, Maestro,  poi agirò come farebbe un cavaliere.”

Enea si ritirò nelle stanze della torre a est e nel silenzio, pensando e ripensando, con calma, cercò la soluzione: CHIEDERE AIUTO ALLA PERSONA GIUSTA.
 “Gran Maestro, per sconfiggere questo mostro invisibile devo chiedere aiuto al medico cerusico del Regno di Fortebraccio, forse lui potrà indicarmi la soluzione che non trovo.” E partì.

Arrivato finalmente al castello di Fortebraccio dopo un viaggio faticoso, annunciò:  “Sono Enea, giungo a chiedere aiuto al vostro sapiente”.
Il medico arrivò con barbone, cappello stellato e ampio mantello e ascoltò Enea. Poi ordinò:  “Studiamo insieme i miei libroni e troviamo il rimedio a tanto dolore.”  Sul far della sera partirono alla ricerche delle erbe e delle pietre, utili a preparare una pozione di guarigione. Passarono due notti e due giorni nella foresta, senza dormire e senza mangiare.

Enea lottò con un orso e una gigantesca anaconda. Entrò nella grotta delle pietre accecanti e delle stalagmiti velenose, sconfisse le terrificanti volpi volanti, ma alla fine trovò tutto ciò che serviva. E la pozione fu preparata.

Quindi tornò nel suo regno e arrivò a Felix, dove subito andò dalle bambine e  dai bambini,  che presero la pozione-medicina e ascoltarono le sue avventure  a bocca aperta.

“Quale è stata l’avventura più difficile?” gli chiese una bambina affascinata.
“Chiedere aiuto ad altri!” rispose Enea sicuro.
 “Bravo!” osservò il Gran Maestro. “Per essere cavalieri occorre anche saper riconoscere di non poter risolvere tutto e cercare aiuto e poi darsi da fare!”
E questa è un’altra avventura dell’apprendista cavaliere Enea.


pubblicato da Annamaria Gatti
gatti54@yahoo.it

giovedì 24 ottobre 2024

E Hans ha aiutato 62500 bambini... Il riassunto della professoressa Lucangeli.

Niente da fare: incoraggiare ha sempre la meglio sulla turpe abitudine di incolpare un bambino, un ragazzo e gli insegnanti lo sperimentano ogni giorno. Se facciamo nostra questa "scoperta" scientifica, siamo già sulla buona strada per essere ottimi insegnanti. 

Una certezza: formare donne e uomini di pace passa anche attraverso questa scelta grande. 

La ricerca si addentra nel caso e, informa la professoressa Lucangeli in un incontro con una platea di insegnanti suppongo in formazione: 

1 incoraggiamento ottiene più risultati positivi di 89 rimproveri

"... L'alleanza è col bambino contro l'errore non con l'errore contro il bambino, altrimenti siete giudici..."

"...Dovete guardali negli occhi i vostri alunni e incoraggiarli alla fatica e a  vincere la paura di sbagliare, perchè....  altra grande emozione nemica: la colpa. 

Il meccanismo di colpa e di giudizio destrutturano le emozioni positive e diventano un tarlo che toglie il meccanismo di alleanza e di fiducia con gli adulti che si occupano di te...." 


Per ascoltare un breve stacco della prof.ssa Lucangeli a questo link:

https://www.facebook.com/watch/?v=977011760871659&rdid=yYQnQ9cKbGfDgNIQ 

mercoledì 23 ottobre 2024

Denatalita' e speranza: il futuro dipende dalle scelte.


Qualche giorno fa abbiamo appreso che nel 2023 

sono nati 14000 bambini in meno rispetto al 2022. 

L'articolo su Avvenire "NON RASSEGNIAMOCI ALLA DENATALITA': IL FUTURO DIPENDE DA NOI"  è un'analisi sintetica di ciò che stiamo vivendo.

Il dramma che si legge in questa constatazione trova nel commento del professor Alessandro Rosina, docente di Demografia all' Università Cattolica di Milano, una lettura che apre alla speranza, se costringeremo la politica a studiare i suggerimenti autorevoli e a cambiare rotta davvero, pena il crollo strutturale della nostra società.  

L'intervento consultabile al link qui sotto, avverte: 

"Rinunciare a politiche di sostegno alla natalità non lascia le nascite al livello in cui sono ma le porta a crollare ancora di più. Tutti i paesi che sono riusciti a mantenere una natalità non troppo bassa o a farla risalire prevedono una combinazione di sostegno economico e di servizi di conciliazione, oltre che un rafforzamento dei percorsi di autonomia dei giovani."

https://www.avvenire.it/opinioni/pagine/il-futuro-dipende-da-noi


pubblica Annamaria Gatti

foto da  film Nativity

giovedì 17 ottobre 2024

Favola di Paolina: per crescere ci vuole pazienza

 PAOLINA VOLAVIA
Fonte Città Nuova, Luglio  2022 
favola di Annamaria Gatti
illustrazione di Eleonora Moretti

Paolina e il suo pupazzetto di peluche orsobimbo (“scrivilo con la lettera maiuscola, ormai è diventato un personaggio” mi ha suggerito una bambina) passeggiavano nel prato.

Paolina scrutava le siepi nella mattina estiva. “Dove sarà finito il bruco Smeraldo che ho conosciuto un po’ di giorni fa?” Neppure Orsobimbo lo sapeva, infatti era rimasto zitto zitto.

Poi una voce nasale aveva risposto da un rametto : “Ciao Baolina, sodo qui, sodo sembre io…

Paolina si era voltata di scatto: ma chi aveva parlato? Era la voce del bruco, ma al posto di Smeraldo, con le sei zampette e le ventose sul pancino e che mangiava in continuazione, c’era una strana scatoletta.

Eccobi, da uovo, sodo diventato larva e bruco e priba di trasforbarbi bi sono chiuso in questa crisalide, un astuccio robusto per dorbire bene. E crescere, boi uscirò fuori.”

“Guarda un po’, ogni giorno c’è una sorpresa” pensava Paolina. Anche Orsobimbo osservava che tutti crescono: Paolina, Sandro, la sorellina Gioia, le cinciallegre, i fiori, il vento, le nuvole, la luna… Orsobimbo aveva sorriso nel cuore: lui invece non diventava grande, così poteva stare sempre vicino a Paolina.

Paolina, dopo alcune notti di luna,  era tornata, ma la crisalide era rotta: 

“Chi sei tu?” aveva chiesto a una farfalla multicolore che stava posata lì vicino, sul ramo.

“Sono sempre Smeraldo” disse la farfalla che non aveva più la voce nasale, “ma sono diventato una  farfalla arcobaleno! Vedi?  Ho le ali ancora umide e accartocciate  per fare il mio primo volo.  Devo aspettare che le ali si asciughino. Ohhh, questo sole è provvidenziale, grazie!” E poi era volato via!

Paolina guardò riconoscente il sole: i suoi raggi erano sfolgoranti e come risplendeva il suo amico Smeraldo, diventato farfalla!

 


lunedì 14 ottobre 2024

Benvenuta al mondo: ti regalo un melograno!

 


Cosa spinge a regalare un melograno a una bimba appena nata 
nel giorno di Santo Francesco?
E da un luogo così lontano...
Certamente gratitudine e stupore per la vita, 
che rinnova la sua promessa.
Speranza, che  questo albero amatissimo 
doni i suoi frutti di rubino 
e allieti la Terra e questa bimba così amata.
Per ricordarle che in lei, come in questo giovane fusticello,
sono già contemplati tutti i doni che verranno,
tutte le stagioni e le dolcezze 
che illumineranno i sensi e i pensieri e i battiti del cuore. 
Benvenuta al mondo: abbi cura di te e del piccolo melograno.

Pubblicato da Annamaria Gatti
gatti54@yahoo.it
foto di F.






domenica 13 ottobre 2024

Una vita piena e infinita: Sammy Basso



Non c'è mai stata

nessuna battaglia da combattere,

 C'è solo stata una vita da abbracciare per com'era,

 con le sue difficoltà,

 ma pur sempre splendida, pur sempre fantastica,

 né premio né condanna, semplicemente un dono che mi è stato dato da Dio."

Questo un passo della lettera che Sammy Basso ha lasciato per tutti, tantissimi, che lo hanno conosciuto e per i 5000 presenti alle esequie.

Non l'ho mai incontrato e credo di essermi persa una occasione d'oro per gioire, per emozionarmi, per imparare da un giovane straordinario, che ha amato innanzitutto perchè si è sentito amato.

Colto (coltissimo) e saggio come pochi sanno esserlo, umile e festoso sempre, coraggioso e tenace.

Ha insegnato a tanti, ha lavorato per la ricerca e ha condiviso le pene di tantissimi. Ha incontrato stelle luminose. Ora lo è.

Ora sta a noi conoscerlo meglio, ora che ci ha lasciati. E farlo conoscere ai nostri ragazzi.

E il vescovo di Vicenza: "In lui c'era (ndr: c'è) una forma di santità".

A questo link la lettera. Il suo testamento spirituale. Un programma di vita.

https://www.avvenire.it/attualita/pagine/sammy-basso-lettera-testamento




pubblicato da Annamaria Gatti

gatti54@yahoo.it

foto dal web:  Padova Oggi - Frate Indovino