Benvenuti ai genitori...e ai bambini!
sabato 31 marzo 2012
COMPITI: NON SOLO UN PROBLEMA FRANCESE
giovedì 29 marzo 2012
Punizione 3
lunedì 19 marzo 2012
Padre
Pubblicato da Annamaria
Foto da oubliettemagazine
domenica 18 marzo 2012
Le mie regole
dipinto di Monet
lunedì 12 marzo 2012
Punizioni? Riflessione 2
Viste le premesse per me essenziali sul come approcciarsi alla punizione, occorre fare decisamente delle distinzioni relativamente all'età del bambino o ragazzo da aiutare.
Un bambino di pochi anni ha bisogno di segnali chiari, immediati, misurati, di routine e di sicurezze. Ogni punizione ha per lui il segnale dell'interesse dei genitori e, se non deve umiliare, deve correggere dando un messaggio chiaro: mi interessi e voglio aiutarti a stare bene . Non serve che si usino molte parole: quando si decide sia utile vi saranno dei costi ad un risposta sbagliata, nonostante gli interventi e gli avvertimenti. Così saprà che la responsabilità dei propri comportamenti è solo sua. Questo lo aiuterà a vivere bene nel rapporto con gli altri, ma soprattutto inizialmente nelle relazioni familiari e nella vita familare stessa
Ma non solo, altro elemento di importanza è la condizione:
per ogni bambino la punizione può e deve avere un significato diverso, perchè diversi sono il temperamento, il carattere, la situazione e la storia esistenziale, nonchè l'ambiente educativo. E quindi è possibile che una punizione sia utile a un bambino e si riveli inefficace per un altro.
Come in questo blog abbiamo in più tematiche segnalato, (regole, autonomia, autostima, sicurezza) quello che è certo è che i bambini, fin dalle prime ore di vita ci chiedono di essere riconosciuti e valorizzati dando loro dei punti fermi, dei paletti da seguire in sicurezza, senza sbandare e trovarsi poi a fare i conti con punizioni che non comprendono e non possono aiutarli.
pubblicato da Annamaria
illustr. da "Pinocchio" di W. Disney
sabato 10 marzo 2012
Blogger
Ebbene, non sappiamo come, ma siamo diventati più di trentottomila, con un incremento, in un mese, di oltre 6000 utenze di questo blog dedicato ai bambini e ai loro genitori.
Ci sentiamo responsabili del vostro tempo e della vostra ricerca:
il tempo è così poco e va speso bene!
Perciò ci ripromettiamo un impegno:
non diamo nulla per scontato, non perdiamo occasioni.
E desideriamo starvi vicine in questo splendido cammino educativo, con tutte le sue asperità.
Con leggerezza!
Un caro saluto a tutti voi!
Maddalena e Annamaria
pubblicato da Annamaria
foto di Annamaria
venerdì 9 marzo 2012
Punizioni? Riflessione 1
Un fatto di cronaca ci ha interrogato sulle punizioni e c'è il desiderio di comunicare.
Non è semplice parlare di punizioni: non esistono indicazioni che vanno bene sempre e per chiunque.
Alcuni punti fermi però li possiamo condividere, perchè la punizione:
- deve correggere, senza umiliare,
- deve aiutare,
- deve essere autorevole,
- deve essere ferma,
- deve essere sostenuta da fiducia,
- deve comunque essere lungimirante e promuovere l'autostima,
- non deve mai rifiutare la persona del bambino,
- non dovrebbe mai essere corporale,
- deve sempre essere aperta al perdono,
- non deve essere un trasferimento di lacerazioni e insuccessi degli educatori,
- ..............................
gatti54@yahoo.it
foto di Giovanni
martedì 6 marzo 2012
Un commento: grazie!
Grazie per la prosecuzione della citazione, pur già molto bella, di Einstein sull'importanza di leggere le fiabe.
Sono genitore di un bambino con i suoi tempi e le sue debolezze, con il suo sorriso bellissimo, che mi scalda il cuore: un dono della vita, con il suo cammino e le fatiche.
Mi ritrovo quando Lei parla di tesoro nell'anima.
Il mio tesoro è lui.
Alberto, un papà commosso
foto da blog.libero.it
lunedì 5 marzo 2012
Cosa perde mio figlio se non gli racconto mai niente?
"Un bambino a cui non raccontano le favole tutte le sere non ci perde molto, perchè lui poi ha i fumetti, la televisione, le altre favole…
Chi ci perde davvero semmai sono i genitori che non hanno questo momento di dialogo importante che passa attraverso la fiaba.
Questo è un modo di parlare del mondo.
E’ un modo di entrare nella realtà, anzichè dalla porta, dal tetto, dal camino, dalla finestra.
Cioè il linguaggio dei bambini è fatto di immaginazione e di pensiero logico: è un insieme di tutto questo.
I genitori che se lo perdono, si perdono tutto questo!
I bambini trovano sempre il modo di usare la loro immaginazione.”
(Gianni Rodari, intervista 1975)
pubblicato da Annamaria
foto da cosedicasa.noiblogger.com
venerdì 2 marzo 2012
Filastrocca per la nanna di mamma e papà
di Annamaria Gatti
Illustrazione di Eleonora Moretti
fonte: Città Nuova
Chi ha detto che i genitori non abbiano bisogno di coccole talvolta?
Nessuno, appunto.
Gino aveva sentito sospirare di stanchezza la mamma. E papà in quei giorni era proprio intrattabile e finiva sempre con la frase. scusa sono stanchissimo...
E che dormano un po' di più e bene, aveva pensato Gino!
E' stato allora che, in una sera d'inverno fredda e buia, ha composto questa filastrocca. Guardate: non so come sia andata a finire. Secondo me i suoi genitori si sono addormentati prima che lui finisse di proclamarla.
Provateci anche voi!
FILASTROCCA PER LA NANNA DI MAMMA E PAPA’
Dormi dormi, papà stanco
che stasera non c'è Franco,
che ti chiama al cellulare
per decidere che fare.
Dormi bene, poi riposa
che non c'è neppure Rosa,
che ti urla dal balcone
di spostare la riunione.
Dormi dormi, cara mamma
che stasera non c'è Gianna,
che ti chiede in tutta fretta
di passarle la ricetta.
Dormi dormi mamma bella
non c'è neppure mia sorella,
che deve farsi controllare
il tema e il diario da firmare.
Dormi mamma, dormi papà...
il vostro bambino sta sempre qua,
a cullare i sogni vostri,
siano magici, siano mostri.
Se poi l'uomo nero verrà,
sai che cosa mai farà?
Lo mando a cercarvi
in tutto il mondo,
tanto so che è rotondo.
Così gira e rigira come in palestra
noi potremo fare festa.