Benvenuti ai genitori...e ai bambini!
venerdì 29 gennaio 2021
Osservare e ascoltare i figli che, meno male! protestano.
mercoledì 27 gennaio 2021
Giornata della Memoria, per non ripetere il male
Oggi siamo toccati da testimonianze terribili. L'olocausto.
Ancora una volta ci ripromettiamo che non dovrà succedere mai più.
Ancora una volta vogliamo che i bambini e i giovani sappiano e conoscano a che abissi possono portare tutte le follie del male.
Ancora una volta ci facciamo testimoni e difensori dei comportamenti di pace e di tolleranza e di solidarietà e di umanità QUI ed ORA.
Nella nostra famiglia.
Nella nostra scuola.
Nel nostro quartiere.
Nella nostra città.
Tocca a noi scegliere ora e, senza troppe parole, fare scelte di pace.
Per dare speranza a chi cresce.
Per onorare le memoria.
Per vedere con occhi attenti e consapevoli gli orrori che stanno bussando QUI ed ORA.
Non possiamo ingannare i bambini e i giovani: QUI ed ORA.
Del maestro Bepi De Marzi:
https://www.ilgiornaledivicenza.it//argomenti/cultura/nokina-la-ninna-nanna-del-vento-di-de-marzi-il-video-1.8455619
Pubblicato da Annamaria Gatti
foto focus junior
venerdì 15 gennaio 2021
Un tenero libro (2-99 anni) MAMMA FORESTA MAMMA CITTA'
Incontrare Le Brumaie Editore per me è stata una piacevole esperienza. Da conoscere a questa pagina la loro curatissima produzione: libri da collezione.
http://www.lebrumaie.it/index.php?route=product/product&product_id=202
Fra cui il mio ultimo! MAMMA FORESTA MAMMA CITTA', nato come favola per Città Nuova ed ora piacevolmente diventato un libro speculare.
Emozioni assicurate: buona lettura ai bambini da 2 a 99 anni!
sfoglia le prima pagine!
http://www.lebrumaie.it/pdfdemo/E-BOOK_MAMMA_FORESTA_MAMMA_CITTA.pdf
Dalla quarta di copertina e dalla presentazione:
Pablo e Ana si sono persi nella grande città e sono in pericolo...
Diana e King si sono persi nella fitta foresta e sono in pericolo...
Anche a molti chilometri di distanza, le loro paure e i loro sentimenti sono gli stessi: chi li salverà?
Un libro "speculare" a lettura circolare, intrigante e un po’ provocatorio, che lascia uno spazio significativo alla fantasia sensoriale.
Un libro adatto a tutte le età per gustare, come i bambini, la sorpresa e la condivisione della forza dei sentimenti.
Illustrazioni decise, ricche di poesia ricavate da luoghi reali, raccontano gli incontri inquietanti delle due coppie di bambini, che si perdono nella foresta o, specularmente, nella città dove abitano.
Due fratelli e due sorelle in due ambienti diversi, la foresta e la città, partecipano alla stessa piccola, ma grande avventura: si perdono allontanandosi da casa.
I passi che scandiscono la crescita e l’autonomia da conquistare si mescolano al desiderio di trovare conferma e sicurezza fra le braccia di chi accompagna i bambini nel mondo. In qualunque emisfero si trovino, in qualsiasi macchia di colore sprofondino le emozioni, la persona a noi tutti più vicina e importante: la mamma.
pubblicato da Annamaria Gatti
gatti54@yahoo.it
martedì 5 gennaio 2021
Uso-abuso schermi e bambini: Alberto Pellai in video per Percorsi Formativi 06
Come sempre Alberto Pellai ha efficacemente introdotto al tema educatori e genitori, (ad oggi circa 33.000 visualizzazioni) viaggiando dalla Silicon Walley, alle teorie neuropsicologiche, passando dal semplice esempio di un gomitolo, a una divertente e intensa filastrocca, esempio di strategia educativa applicata... Spegni la tv. E molto altro
Un video da seguire sulla pagina facebook di Percorsi Formativi 06 o al link:
https://www.youtube.com/watch?v=WyR8KtV6-iY&t=2199s
Cosa c'entra la Silicon Walley, culla della tecnologia, con il problema spesso molto pesante del rapporto fra i genitori, i bambini e gli schermi? Tablet, smartphone, tv, computer... al centro delle preoccupazioni delle famiglie, godono di una valutazione severa, ma che richiede documentazione ed equilibrio, soprattutto in questo periodo dove il covid 19 ha ribaltato molte cose.
Ebbene Pellai ricorda come i genitori della mitica Silicon Walley mandino i loro figli alla scuola montessoriana e che abbiano il loro approccio con il cellulare solo intorno ai 13 anni. Questo per chiarire le scelte di genitori che vivono e lavorano nel primo parco scientifico mondiale, ma che tengono conto degli studi delle neuroscienze.
...Che, come documenta Pellai con poche slide chiare e accessibili, hanno studiato nei bambini gli effetti sul cervello della esposizione ai vari devices. Bambini non sovraesposti, con un uso dello schermo condiviso e saggio, lavorano cerebralmente in modo ordinato, come se le esperienze fossero ben condotte, come un filo in un gomitolo, come in un ordinato viaggio su strada, con segnaletiche efficaci. Viceversa, sovraesposizioni a schermi vari inducono confuse letture della realtà esperienziale con ricadute negative su molti fronti, come ad esempio in ambito linguistico e dell'alfabetizzazione, come in un viaggio senza segnaletiche o con cartelli indicatori alla rinfusa.
Ma il tema poi ritorna sempre sulla qualità della relazione fra bambini e genitori, sul saper sostare e senza spaventarsi da reazioni faticose, sulla necessità per gli educatori di essere punto di ristoro e di guida per genitori talvolta provati e disorientati e sulla responsabilità sociale.
Ho apprezzato molto il riferimento alle iniziative dei pediatri friulani e di amministrazioni che accompagnano i genitori alla gestione dell'uso degli schermi di vario genere, con concertate azioni di sensibilizzazione che accomunano i ragazzi nell'accogliere e definire le scelte talvolta impopolari dei genitori. Educatori e pediatri quindi alleati dei genitori, unica vera strada
Questo e molto altro nel video che consiglio come buona sintesi sul tema.
Buon cammino!
https://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/Pediatri-no-a-uso-di-telefonini-e-tablet-per-distrarre-i-bambini-b7ddb695-77df-485a-b896-29e485c15398.html
pubblicato da Annamaria Gatti
foto da repubblica.it
lunedì 4 gennaio 2021
"I bambini sono sempre gli ultimi. Come le istituzioni si stanno dimenticando del nostro futuro"
Da più parti si denuncia e si chiede di correre ai ripari, infanzia e giovani al centro!!! ma l'interesse economico spalma la sua indegna prassi su tutto e i bambini non sembrano essere al centro neppure delle decisioni di questi tempi difficili.
Il titolo riprende il recente lavoro di Daniele Novara, che prende in esame una serie di problematiche che stanno a cuore agli addetti ai lavori e quindi anche ad amministratori lungimiranti e onesti, anche dal punto di vista intellettuale.
E Novara si addentra in questi problemi desolanti e desolato, ma deciso, alla scoperta di superficialità, inadeguatezze, ignoranze, ingiustizie di tale gravità ignorate volutamente da molti, non da chi ci lavora sul serio, nel mondo della scuola e dei servizi per l'infanzia e che ci soffre.
Daniele Novara (https://cppp.it/chi-siamo/dettaglio/staff-CPP/daniele-novara) conclude il manuale con 9 proposte. Chiare, documentate, possibili, sperimentate. Solo occorrerebbe il coraggio di fare le scelte giuste.
Vi sono esempi virtuosi, ma in fatto di educazione non è possibile parlare di esempi virtuosi, dovrebbe essere la normale pratica socioeducativa di quel territorio, un' alleanza con tutte le agenzie che, anzichè preoccuparsi di costruire rotatorie e centri commerciali, lavorino per i bambini e i ragazzi.
Ecco in sintesi l'elenco delle proposte:
- CREARE UN PRESIDIO PEDAGOGICO IN OGNI ISTITUTO SCOLASTICO, una vera risorsa che porterebbe notevoli vantaggi soprattutto in termini di prevenzione.
- GARANTIRE ALLE MAMME CHE HANNO AVUTO UN PARTO CRITICO FORME DI SOSTEGNO PSICOLOGICO E DI ASSISTENZA, l'importanza della vicinanza e del supporto alle madri è noto e consigliato in tutte le società e le culture: cosa aspettiamo a incentivare e a mettere in pratica buone prassi?
- RENDERE L'ADOZIONE DEI BAMBINI SIA NAZIONALE CHE INTERNAZIONALE PIU' SEMPLICE, per questo passo rimandiamo a numerose esperienze italiane e aggiungerei... valorizziamo le buone esperienze italiane di affido.
- METTERE A DISPOSIZIONE DEI GENITORI UN BONUS PEDAGOGICO, una risorsa complessa che porterebbe risultati di benessere psicologico e fisico nel territorio con ricadute sui servizi territoriali e locali di grande efficacia
- SOSTENERE ECONOMICAMENTE I GENITORI E LE FAMIGLIE CHE METTONO AL MONDO FIGLI, un coraggioso passo che risponde agli allarmi di anni ormai sulla nostra situazione demografica: cosa si aspetta a essere lungimiranti, anzi ormai saggi gestori del bene pubblico?
- RENDERE NIDI E SCUOLE DELL'INFANZIA GRATUITI, il minimo che si possa fare. Con ricadute di grande impatto positivo. Basterebbe imparare dalle esperienze di alcune realtà autonome.
- RENDERE LA SCUOLA DELL'INFANZIA OBBLIGATORIA, come si comprende bene, oltre che dalle concertazioni fra pediatri e servizi all'infanzia da 0 a 3 anni, la prevenzione passa anche attraverso questo obbligo.
- SOSTENERE LA PROFESSIONALITA' DEGLI INSEGNANTI, trasecola Novara nel constatare gli stipendi ridicoli di educatori e docenti e la destinazione di risorse alla preparazione e all'aggiornamento. Nessuno pare interessarsi a queste forme di segnali svalorizzanti, salvo poi a constatare le immense risorse messe in campo volontariamente., ma così si discriminano i bambini e le loro famiglie.
- DESTINARE SPAZI CITTADINI A BAMBINI E RAGAZZI: avere come prima cura il benessere fisico e psichico del bambino raramente sta nei primi punti programmatici dei politici. Gravi mancanze che denunciamo.