I loro genitori hanno scelto di qualificare l’attenzione e i tempi ad essa dedicati e hanno fatto centro!
Hanno rimandato alcune faccende meno importanti, hanno “perso” tempo a giocare con i loro bambini, hanno “rotto” l’elettrodomestico tv, hanno avuto un bisogno irrefrenabile di aggiustare o fare un lavoretto, o fare spese o passeggiate con i “pierini” di turno.
Osservando comportamenti e reazioni, ascoltando frasi spezzate o discorsi impegnativi, suscitando e dimostrando fiducia, hanno scoperto informazioni interessanti sui loro bambini, che nella solita routine non erano emerse così chiaramente.
Hanno rimandato alcune faccende meno importanti, hanno “perso” tempo a giocare con i loro bambini, hanno “rotto” l’elettrodomestico tv, hanno avuto un bisogno irrefrenabile di aggiustare o fare un lavoretto, o fare spese o passeggiate con i “pierini” di turno.
Osservando comportamenti e reazioni, ascoltando frasi spezzate o discorsi impegnativi, suscitando e dimostrando fiducia, hanno scoperto informazioni interessanti sui loro bambini, che nella solita routine non erano emerse così chiaramente.

Elena non è una bambina maleducata, ma aveva colto il difficile momento che i suoi genitori stavano attraversando e inconsciamente temeva il peggio per l’unità familiare.
Alessio era in forte ansia per l’attesa un po’ burrascosa del fratellino e Flavio aveva perso il sostegno affettivo del papà, impiegato proprio nel settore editoriale e lontano per lavoro.
Il dialogo fra genitori poi ha immesso nel giusto binario il rapporto con il loro bambino o la loro bambina.
Quante altre piccole o grandi informazioni sui propri figli darà un’attenzione di qualità, matura e perciò efficace!
…E quale utilità questa pratica avrà nell’età della preadolescenza!
pubblicato da Annamaria Gatti
gatti54@yahoo.it
Nessun commento:
Posta un commento