Benvenuti ai genitori...e ai bambini!

Questo blog nasce dal desiderio di condividere "lievemente" le gioie, le speranze, le sorprese, le favole e i dubbi che...
rallegrano e stimolano le scelte quotidiane dei genitori.

domenica 24 agosto 2025

Una favola di Paolina per l'inizio della scuola: la scuola è come un grande albero


Una favola per scoprire cosa è la scuola? Eccola, sempre simpatica l'orsetta Paolina che dal periodico Città Nuova ha accompagnato per alcuni mesi i bambini a scoprire le cose importanti della vita: superare la paura, collaborare, aiutarsi, abbracciarsi, perdonarsi, donare, sorridere e pensare.

favola di Annamaria Gatti 

                                


illustrazione di Eleonora Moretti

fonte:  Città Nuova settembre 2022 

PAOLINA VA A SCUOLA

Questo è l’ultimo dei nove appuntamenti con Paolina, che ringrazia per averla seguita in tutti questi mesi e aver percorso con lei un cammino di conoscenza e di tenerezza, di fiducia e di speranza.

L’estate stava finendo, ma tutto era ancora di un bel verde brillante. Lo stagno assopito, dormicchiava cullato dalle ninfee e dai fior di loto e dai richiami di Paolina e Sandro, che si rincorrevano fra gli alberi.

“Andremo a scuola fra poco

aveva pensato a voce alta Paolina,  fermandosi di colpo.

E tu sei preoccupata? Io sì. Non so come sia …la scuola”

aveva aggiunto Sandro, fermandosi sotto una quercia maestosa. Tutti e due si erano sdraiati col naso all’insù. Da lì sotto era bello scrutare il cielo azzurro fra le foglie ricamate e le ghiande mature.

“La scuola è come un albero, dice la mamma, ma non so perché,

 comunque gli alberi mi piacciono tanto”

aveva spiegato Paolina.

“Sarebbe bello arrampicarsi e provare come siamo diventati agili

 aveva ammesso l’amico.

Hai ragione. Anche andando a scuola forse si diventa agili. Si impara e si diventa capaci. Chissà cosa si vede se ci si arrampica lassù.”

Detto fatto i due orsetti erano già a metà fusto e si raccontavano tutto quel che riuscivano a scorgere: i prati, i loro abitanti, le alture, le rocce insidiose e altri alberi imponenti. E poi più su, su… le nuvole candide ammassate sull’azzurro, in cumuli maestosi. Ma si sa che gli orsi non hanno una buona vista e bisogna allora impegnarsi di più.

“Se ci fosse la mamma qui a spiegarmi quel che vedo”

aveva sussurrato Paolina pensierosa, mentre Sandro poteva rivelare la sua scoperta.

“Ecco a cosa serve un maestro!

Ti racconta quello che conosce e poi insieme facciamo altre scoperte.”

 Gli piaceva che ci fosse un maestro ad aspettarlo, anche se nella scuola non avrebbe incontrato i fringuelli e i passeri che gli facevano festa  in quel momento tra i rami. Ma avrebbe trovato tanti altri cuccioli che si sarebbero arrampicati con lui.

Allora la scuola è davvero come un albero:

ti fa conoscere quello che non vedi se resti a terra.”

Ora Paolina ha capito che sarà contenta se potrà continuare ad imparare come vanno le cose nella vita osservando, conoscendo, fidandosi di chi le vuole bene e senza avere mai paura.

E’ così che si diventa grandi.

 BUONA SCUOLA  A TUTTI!

gatti54@yahoo.it

martedì 12 agosto 2025

Custodire l'infanzia: un appello "alto", un libro, un'intervista.



                                                 

"Le mille e una infanzia è un libro che nasce dall’ascolto profondo di un adulto verso i bambini, con lo spessore, la limpidezza e la capacità di raccontarsi che hanno."

https://www.cittanuova.it/costruire-la-cultura-dellinfanzia/

Leggere l'intervista di Tamara Pastorelli a Riccardo Bosi, medico e scrittore, è farsi prendere per mano anima e intelligenza per immergersi nel mondo bambino. In un momento terribile come questo, dove piangiamo tantissimi bambini, lontani e vicini a noi, vittime della incomprensibile  malvagità dell'uomo, aiutiamoci a mantenere vive le buone strade. 

Una intervista da non perdere, per sentire che la speranza non muore mai e che nel mìnostro piccolo possiamo fare anche molto. C'è in gioco l'umanità. Nostra e di tutti. 

."..Un’altra idea è quella della ghianda, una intuizione del grande psicoanalista junghiano James Hillman. Ognuno di noi nasce con una propria ghianda – chiamatela vocazione, disegno, carattere – che ogni adulto o genitore dovrebbe custodire e rispettare perché possa diventare un giorno un grande albero, unico e irripetibile. La parola “custodia” è bellissima: che cosa vuol dire? Che è importante proteggerlo ma con tutto il rispetto per l’identità di quel bambino. Porsi alla giusta distanza, lasciandolo libero di sbagliare, provare, ricominciare."

martedì 5 agosto 2025

Tracce di scuola. L'agenda dell'insegnante

 


Ecco una foto molto seriosa.

Cosa sarà? ma è un libro? e di che genere?

Il sottotitolo: un'agenda...

E poi perchè sta in questo blog?

E' una delle ultime pubblicazioni di un' editrice molto conosciuta e che apprezzo perchè crede in quello che pubblica, cerca valori e alternative, novità e coerenza, e dà spazio.

In particolare sono loro grata per aver ospitato alcuni miei lavori con grande apertura,  professionalità e dedizione: sull'affido con "Mirta si fida La famiglia Bottoni: una famiglia che accoglie" con Elisabetta Basili, sulla professionalità dell'insegnare con "Io amo la scuola" con Annamaria Giarolo, sulle emozioni e la conoscenza di sè con la storia ormai nota di  "Uffabaruffa come sei buffa" riscritto e rivisto con i tratti incantevoli di Laura Cortini.

Torniamo all'agenda dell'insegnante.

Non è un libro.

Ma non è neppure solo un'agenda.

Diventa un tuo strumento su cui registrare, appuntare, ricordare...

e farlo con penna o matita...(meglio se colorate).

Ma...

E' ancora qualcosa di più, un po' bussola, un po' quaderno di appunti,  è il desiderio di rassicurare su quanto sia ricca di motivi forti questa professione. E lo fa mettendosi nei panni degli insegnanti,  arricchendo le pagine di una ...agenda, di citazioni raccolte da libri a cui rimanda e  che possono servire a tenere lo sguardo sul faro della motivazione per cui sei lì a scuola, oggi o ci andrai domani... e dopodomani ancora... con quei problemi, quei successi, quei colleghi e quelle famiglie...

Ebbene in quelle pagine ci ritroviamo insieme perchè sono stati ripresi alcuni rimandi dal libro "Io amo la scuola", come il seguente: "Per maturare come insegnanti non basta essere convinti di lavorare bene se non si riflette costantemente su ciò che si è fatto. Si tratta di portare alla luce i vissuti, anche emozionali e di identificarli come parte importante dell'esperienza. Si tratta anche di mantenere vivo il desiderio di cambiare e rinnovare la propria biblioteca professionale..."

Ma non solo, nell'agenda "Tracce di scuola" trovi anche tanti laboratori, approfondimenti e spazi di riflessione per sperimentare nuove strategie e innovare l'attività didattica.

Una agenda che non farà sentire soli, in qualche momento grigio della vita scolastica di un insegnante,  e  che potrebbe diventare un trampolino di lancio per cose nuove da proporre e realizzare,  forse anche un dono.

Ecco il sito dell'editrice  la meridiana dove trovare "Tracce di scuola. L'agenda dell'insegnante"       https://bit.ly/Tracce_agenda2526