Daniela Lucangeli
IL TEMPO DEL NOI
Giganti del pensiero che ci hanno indicato la via
Mondadori
In tanti siamo turbati da accadimenti che coinvolgono giovani e ragazzi e ci confrontiamo per essere, là dove viviamo, coerenti e consapevoli del ruolo dell'educatore, insegnante o genitore che sia. Comunque di ogni adulto che ha la responsabilità della testimonianza.
In questo libro, denso di riflessioni e di ricerca ho apprezzato ogni singola proposta. Attraverso il dialogo con otto "grandi" la professoressa Lucangeli traccia la loro storia umana e professionale, senza però tracciare il confine fra i due ambiti, anzi, ci fa apprezzare, con l'autorevolezza che le è propria, l'unitarietà della loro storia. Di MONTESSORI, DON MILANI, ANNA FREUD, FROBEL, MARIA CURIE, BEETHOVEN, SOPHIE GERMAIN, ANNA FRANK coglie e ci accompagna a scoprire "il dono" spesso velato nelle sue più profonde radici.
Balzano così all'evidenza gli aspetti peculiari di ciascuno, ma in interazione con l'altro, quel NOI che che ha permesso a questi geni di donare all'umanità scoperte che hanno e devono cambiare e migliorare la vita. Che permettono a noi di fare i giardinieri... ma di questo riparleremo in un altro post.
E visto che la scuola ci affascina e ci inquieta ecco cosa ci segnala in Maria Montessori, così attuale e ancora poco condivisa in Italia:
"Quale è il ruolo dell'adulto...essere il catalizzatore delle funzioni umane...
non possiamo pretendere di ottenere il meglio dai bambini
se, a nostra volta, non diamo il meglio di noi.
E' per questo è difficilissimo essere maestri.
Dare il proprio meglio ogni momento, per provare a tirar fuori dagli altri il loro meglio, significa mettersi costantemente in discussione, approfondire,
formarsi di continuo.
Mi si passi il termine, stiamo parlando di " dare la vita" per gli altri,
giorno dopo giorno, stanchezza dopo stanchezza.
Perchè?...la risposta non può essere una:
perchè i nostri figli, i bambini tutti, sono ciò che li aiutiamo a diventare.
Noi genitori, insegnanti, educatori abbiamo il potere di fungere da differenziale di sviluppo, non solo per i singoli, ma per la comunità futura, ossia per il mondo umano che c'è."
Pubblicato da annamaria gatti
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