Quasi una recensione di Annamaria Gatti
Occorre un angolo di un pomeriggio silenzioso e luminoso per tuffarsi in un sogno e saperci stare con la leggerezza richiesta ai sognatori. Quelli che, a parere d’altri, non sanno dare forse le giuste risposte a tutte le domande dell’esistenza, ma che sanno fare la differenza, quando qualcuno mette tra le loro mani un dono. Per esempio un libro, scritto da Lorenza Farina, illustrato da Lucia Ricciardi.Un libro è espressione di molte cose, spesso troppe, e una
recensione non riesce mai a dare l’idea giusta di quel che rappresenta un piccolo capolavoro (ma poi esistono i piccoli
capolavori?). Quando ho avuto fra le
mani “Le case di Zoe” è accaduto che il respiro si è preso un attimo di vacanza
per fasciarsi di sorpresa e dare ragione allo stupore gioioso. Avevo già assaporato
alcune di quelle pagine, ma la carta che accarezza lo sguardo è tutta un’altra
cosa.
Ho pensato: farà strada questo albo. Ma poi ho avuto in un flash la percezione che altre opere di questa autrice e di questa illustratrice avevano già popolato scaffali illustri, e fatto la loro strada: la mia non era in fondo un’ intuizione così nuova e brillante. Ma si sa, ogni novità va accolta con la curiosità e la speranza che non dà nulla per scontato e spesso dimentica tutto.
Sulla copertina cartonata gli occhietti attenti di una bimba sbucano da cuscini variopinti, accompagnati
da efelidi discrete e compiaciute nel gioco di luce ed ombre: è Zoe.
I particolari che popolano le ampie pagine della narrazione
sono accurati e contestualizzati in amabili scenografie e gradualmente, sostenendo una narrazione
poetica e creativa, da casette reali e probabili, viaggiano nel mondo della
fantasia-bambina.
Allora Zoe, bambina bellissima, dolce e fortunata vive le sue avventure in casette tematiche, complici le
emozioni, il gatto Orfeo della casa corsara o il cane Teodoro nella casa dei giorni di pioggia, per poi tuffarsi
in un’affascinante casa marina, o
gialla, per fare festa alla stagione più bella, popolata da farfalle colorate o
di musica soave.
Tutti i sensi sono coinvolti: il profumo delle ciliegie, lo sciacquio delle onde, l’armonia del violino, la brezza che accompagna ….
Non disdegna la piccina la casa delle ombre della paura o la casa di vetro dei giorni tristi, perché anche
di queste esperienze c’è bisogno per crescere ed essere consapevoli che, per
ritrovare l’ascolto del battito del cuore, c’è una casetta tutta
speciale, tutta da scoprire.
Allora ecco: solamente sognatrici e
sognatori potranno
scoprire dove Zoe troverà questo profumo e l’attenzione essenziale per sapersi
raccontare. Per riuscirci occorrerà ripensarsi bambine e bambini, sentire quella musica, provare quell'emozione, lo struggimento o il batticuore...
La potenza del racconto palpita nelle sfumature e nelle
forme a piene pagine.
Un dono questo albo, per cui ringraziare chi lo ha pensato e
prodotto.
Un momento alto per godere della vita, a saperla vedere.
Pubblicato da Annamaria Gatti
Lucia Ricciardi, che ringrazio, invia un commento: "Mi sono emozionata! La recensione più bella, la più sentita, la più attenta, direi anche che io abbia letto su questo albo... Ti ha proprio ispirato, evidentemente, ma si sente anche la tua formazione che apprezza le sfumature psicologiche e sa valorizzarne l'importanza, Grazie di cuore.
RispondiEliminaUn grazie grande a Lorenza Farina: "Ringrazio di cuore Annamaria Gatti per questa recensione, che proprio recensione non è, ma un dono per chi scrive o illustra un libro rivolto ai bambini. Le sono grata soprattutto per aver condiviso con sincerità e profondità di sentire le proprie emozioni di lettrice appassionata dove altri/e potranno ritrovarsi.❤️
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