lunedì 18 settembre 2023

Un libro: Plusdotazione e talento - Cosa fare (e non)- guida rapida per insegnanti

 

Lara Milan

Plusdotazione e talento

Cosa fare (e non)     Guida rapida per insegnanti

Erickson, Trento, 2023

Articolo recensione di Annamaria Gatti

UN GIFTED NON E’ UN PROBLEMA MA UNA RISORSA

Premessa

Un bambino o una bambina plusdotati  sono una risorsa e, visto così, l’approccio diventa una  sfida avvincente e capovolge ogni prospettiva. Questa la riflessione che coinvolge chi ha fra le mani questo volume, prezioso per chi scopre di avere alunni, studenti o figli gifted, o per chi, conoscendo già il mondo dell’alto potenziale, cerca aggiornamenti, rassicurazioni e chiarimenti, ma soprattutto prassi corrette. Il sottotitolo “cosa fare e cosa non fare” stimola l’interesse, ma ci si arriva solo dopo aver conosciuto gli elementi essenziali che caratterizzano questo mondo affascinante e comunque complesso che va a scuola.

Non solo quindi non sono un problema, ma negli anni, prendendo le distanze da una visione solo psicometrica, è stato sottolineato quanto l’aspetto inclusivo dell’approccio e delle prassi per la plusdotazione di alcuni alunni presenti nelle classi, qualifichi la realtà scolastica di tutti e porti benefici, non  solo nella sfera didattica, ma soprattutto nel clima scolastico. Insomma: se sta bene l’alunno plusdotato stanno bene tutti. Anche gli insegnanti.

Sulla copertina si legge: scuola secondaria di primo grado. Ma in effetti il volume è assolutamente  raccomandato per ogni ordine e grado di scuola, anzi, si è sperimentato quanto sia di aiuto già nella scuola primaria. Conoscere è già aver percorso un buon tratto di strada verso la presa in carico corretta dei bambini gifted. Anche i genitori stanno trovando avvincente questo libro e certamente esso contribuisce a creare un’alleanza trasparente fra le due agenzie educative.

L'autrice che accompagna il cammino di chi scopre di convivere con alunni  ad alto potenziale, è quella autorevole della dottoressa Lara Milan, “Specialist in Gifted and Talented Education”, formatasi principalmente in America e in ambito internazionale, fondatrice del SEM Italy, centro di formazione docenti www.semitaly.com

Nota sulla redazione

Ci sono volumi pensati proprio per essere strumenti e la redazione grafica aiuta a individuarne le qualità.  Questo “quaderno” di Teacher Training violetto e scritto perlopiù in corsivo nei suoi titoli e sottotitoli, diventa un compagno di viaggio. Il formato “agenda” con segnalibro ed elastico come le migliori moleskine, è già un buon biglietto da visita. Poi le pagine arrotondate nei bordi e le scelte grafiche redazionali tuffano il lettore e la lettrice nel mondo del giftedness, sostenendoli con numerosi accorgimenti: pur mantenendo pulito e leggibilissimo il font scelto, si serve di sottolineature, evidenziatori, frecce, cerchiature, disegni a bordo testo…  Molti i riferimenti bibliografici che, dato l’argomento, da tempo dibattuto all’estero e la formazione dell’autrice, sono quasi tutti in lingua inglese.

Organizzazione del testo

“Plusdotazione e talento” è scandito in due zone: i bisogni cognitivi e i bisogni socio-emotivi  ed è agevolmente consultabile per temi, argomenti con “appunti” di approfondimento. 

E’ strutturato in 15 capitoli, preceduti da una presentazione e da un’agile introduzione che affronta alcuni aspetti generali della plusdotazione indispensabili per viaggiare. Poi viene presentata in capitoli per temi e punti di debolezza manifestati solitamente in diversa misura  dagli alunni gifted fra cui:

·        si annoia
·        Interrompe la lezione
·        Non fa i compiti
·        Discute su tutto
·        E’ perfezionista
·        E’ sovraeccitabile
·        Ha difficoltà di autoregolazione
·        Presenta sintomi depressivi…

Ogni capitolo è impostato in step:

  • perché fa così?
  •  Cosa fare
  • Cosa non fare
  • Cosa tenere a mente
  • Come intervenire
  •  I consigli dell’esperto

 Gli step si alternano saltuariamente con approfondimenti: i falsi miti e i pregiudizi sulla plusdotazione,  il debate (argomentare-dibattere), i cluster d’approfondimento, contrastare l’underachievement (scarsi risultati), il portfolio complessivo dei talenti…

Qualche flash: i bambini gifted si distinguono per  uno sviluppo asincrono, cioè possiedono abilità cognitive avanzate, ma non ci si può aspettare da loro che controllino, come un ragazzo più grande, le loro emozioni, essi mantengono cioè le abilità sociali relative all’età cronologica. 

E questo costa al bambino e al ragazzo in termini emotivi, per cui è necessario a scuola avere aspettative adeguate all’età e fornire supporto per trovare un equilibrio fra i loro bisogni intellettuali, emotivi e fisici. Una sfida interessante!

E ancora, conosciamo la loro  sovraeccitabilità  che può essere presente in diversa misura e può essere psicomotoria, o sensoriale, intellettuale, immaginativa o emotiva?  Aiutarli a identificare i segnali premonitori di reazioni inadeguate in questi ambiti e a gestirle, evitando di perdere il controllo e di creare disagio per sé e per gli altri, è uno dei compiti di docenti e di genitori, che possono cambiare la qualità di vita dei plusdotati e di chi vive con loro. 

L’autoregolazione e il suo apprendimento è un obiettivo essenziale per la serenità di bambini e ragazzi che devono poter vivere consapevolmente il loro funzionamento,  senza pretese di prestazione e di successo, che possono portare a vissuti dolorosi di ansia, asocialità e fallimento scolastico.

Con il garbo che caratterizza l’autrice, nella conclusione viene proposta una “Carta dei Diritti dei Docenti  degli studenti gifted”, così come inizialmente era stata proposta quella dei bambini gifted di D. Siegle, in cui si elencano giustamente le necessità che i docenti possano trovare tutto il sostegno istituzionale per progredire nella formazione e nel riconoscimento, anche in Italia, dei bisogni dei bambini plusdotati.

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