Le edizioni Giralangolo (www.giralangolo.it) continuano a sfornare libri di ormai noto
valore editoriale e artistico e di sensibilità pedagogica.
L’ultimo nato “L’isola del nonno” riporta nelle librerie
quel Benji Davies autore-illustratore-regista che fa incetta di premi, anche per la
Giralangolo, di cui conosciamo “La balena della tempesta” e “Sulla collina”,
per averli già recensiti con
convinzione. Anche quest’ultimo nato ci riporta in punta di piedi nel mondo
bambino, dove il confine fra realtà e fantasia non esiste, ma tutto scorre sui binari
dell’empatia e degli affetti : quando il nonno di Syd se ne va con una
nave ormeggiata sul tetto, il nipotino, invitato a seguirlo, lo accompagna in
un’isola lussureggiante e piena di allegria, come il nonno. Sarà un’occasione
di divertimento assoluto! Gli costerà lasciarlo in quel paradiso terrestre, ma
avrà a cuore la sua felicità e lo lascerà andare. La morte, per i bambini amati
come Syd, ha il senso di una cammino bello altrove? Non è difficile
cogliere il messaggio delicatamente offerto: ogni dono, ogni gesto d’amore,
ogni sguardo buono del nonno resta e ti accompagna, anche quando non ti sta più
accanto, con la solita allegria e fantasia, da non perdere mai!
Quando la mamma torna dal lavoro cosa
accade? Lo racconta in “Arriva la
mamma!” la capace penna dell’americana
Kate Bank e i pastelli del
polacco Tom Bogacki. La contemporaneità
incuriosisce sempre i bambini e anche gli adulti! Mentre la mamma corre nel
traffico e fa i conti con la pioggia, a
casa un papà multitasking prepara con destrezza, fra un inghippo e l’altro, una
pizza con i suoi tre bambini, che attendono la mamma appiccicati al vetro della
finestra! Incalza il testo, a specchio,
la circolarità dell’illustrazione favorisce la percezione dell’abbraccio in tondo dello spezzone di
vita familiare, così rassicurante e beneaugurante: tutti i bambini dovrebbero poter
sorridere al ritorno dei genitori dalla giornata lavorativa e non ha importanza
se l’attesa sia per la mamma o per il papà. L’importante è stare bene
insieme.
Ritroviamo poi Benji Davies nelle illustrazioni di “Povero Winston!” su testo di Pamela Duncan Edwards.
Winston è un cucciolo con un problema: una spina gli si è conficcata
nella zampa e pare perda, con la serenità, anche la capacità empatica. Da
quel momento esiste solo questa sua terrificante sofferenza, che lo conduce dal
veterinario. Dimentica tutto e tutti, non si accorge di ciò che sta accadendo
nel frattempo ai suoi amici: incidenti ben più catastrofici di varia natura e
incontri ravvicinati con leoni e api furiose dalle pesanti conseguenze. Ossa
rotte e cuccioli doloranti si ritrovano tutti dal veterinario, ma Winston non
vede le necessità di nessuno di loro, anche se lungo la strada la spina esce da
sola e non fa più male. Anche ai bambini talvolta accade di perdere
l’empatia per rotolarsi nel loro dolore anche se piccolo: un’occasione forse per
immedesimarsi e condividere la vicenda di Winston e incitare alla resilienza:
forza Winston, sii forte!
pubblicato da Annamaria Gatti
Nessun commento:
Posta un commento