Una favola per scoprire cosa è la scuola? Eccola, sempre simpatica l'orsetta Paolina che ha accompagnato per alcuni mesi i bambini a scoprire le cose importanti della vita: superare la paura, collaborare, aiutarsi, abbracciarsi, perdonarsi, donare, sorridere e pensare.
favola di Annamaria Gatti
illustrazione di Eleonora Moretti
fonte: Città Nuova settembre 2022
PAOLINA VA A SCUOLA
Questo è l’ultimo dei
nove appuntamenti con Paolina, che ringrazia per averla seguita in tutti questi
mesi e aver percorso con lei un cammino di conoscenza e di tenerezza, di
fiducia e di speranza.
L’estate
stava finendo, ma tutto era ancora di un bel verde brillante. Lo stagno assopito,
dormicchiava cullato dalle ninfee e dai fior di loto e dai richiami di Paolina
e Sandro, che si rincorrevano fra gli alberi.
“Andremo
a scuola fra poco”
aveva
pensato a voce alta Paolina, fermandosi
di colpo.
“E
tu sei preoccupata? Io sì. Non so come sia …la scuola”
aveva
aggiunto Sandro, fermandosi sotto una quercia maestosa. Tutti e due si erano
sdraiati col naso all’insù. Da lì sotto era bello scrutare il cielo azzurro fra
le foglie ricamate e le ghiande mature.
“La
scuola è come un albero, dice la
mamma, ma non so perché,
comunque gli alberi mi piacciono tanto”
aveva spiegato Paolina.
“Sarebbe
bello arrampicarsi e provare come siamo diventati agili”
aveva ammesso l’amico.
“Hai
ragione. Anche andando a scuola forse si diventa agili. Si impara e si diventa
capaci. Chissà cosa si vede se ci si arrampica lassù.”
Detto fatto
i due orsetti erano già a metà fusto e si raccontavano tutto quel che
riuscivano a scorgere: i prati, i loro abitanti, le alture, le rocce insidiose
e altri alberi imponenti. E poi più su, su… le nuvole candide ammassate
sull’azzurro, in cumoli maestosi. Ma si sa che gli orsi non hanno una buona
vista e bisogna allora impegnarsi di più.
“Se
ci fosse la mamma qui a spiegarmi quel che vedo”
aveva sussurrato Paolina pensierosa,
mentre Sandro poteva rivelare la sua scoperta.
“Ecco
a cosa serve un maestro!
Ti
racconta quello che conosce e poi insieme facciamo altre scoperte.”
Gli piaceva che ci fosse un maestro ad aspettarlo,
anche se nella scuola non avrebbe incontrato i fringuelli e i passeri che gli
facevano festa in quel momento tra i rami.
Ma avrebbe trovato tanti altri cuccioli che si sarebbero arrampicati con lui.
“Allora la scuola è davvero come un albero:
ti
fa conoscere quello che non vedi se resti a terra.”
Ora Paolina
ha capito che sarà contenta se potrà continuare ad imparare come vanno le cose
nella vita osservando, conoscendo, fidandosi di chi le vuole bene e senza avere
mai paura.
E’ così che
si diventa grandi.
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