Ricominciare ogni giorno, non abbattersi,
se lo facciamo noi lo faranno anche loro, i bambini.
E saranno più sereni
ma questa sicurezza
gliela dobbiamo far scoprire, sperimentare sempre.
Una favola per parlarne.
Buoni giorni a voi tutti con affetto grande
Piccolo merlo e i girasoli
di Annamaria Gatti, illustrazione di Eleonora MorettiFonte: Città Nuova, febbraio 2018, n°2, anno LXII
I girasoli popolavano il campo
immenso, come tanti soldatini allineati, rivolti sempre verso il sole.
Il piccolo merlo dal becco
giallo, appena abile al volo, allegramente volava attorno al campo, alla
ricerca di qualcosa di interessante da raccontare.
“Ma perché guardi sempre verso il
sole, tu girasole, grande e grosso come sei, potresti farti gli affari tuoi
senza dar retta sempre al sole! …Che ti costringe a far quello che vuole lui.
Guarda me, che volo dove voglio e mi diverto.”
“Piccolo merlo, io volentieri
seguo il sole, da lui ho luce per vivere e crescere… per te è diverso e
imparerai anche tu cosa vuol da te la vita…”
Da quel giorno piccolo merlo si
divertiva a scuotere dal sonno i girasoli e con qualche fischio ben assestato
li costringeva a dirigere la corolla altrove, con un po’ di fastidio di tutti i
fiori. Quel piccolo uccello li richiamava ad una libertà che non conoscevano,
strana.
“Ehilà ragazzi! Guardate che
bravo son diventato!” E sfoderava
qualche acrobazia suscitando gli OH! più disparati.
Poi un giorno di fine luglio il
cielo si fece cupo e rovinò sul campo chicchi di grandine a ferire le corolle.
Poi l’arcobaleno annunciò che il
peggio era passato… ma che disastro!
Tutti i girasoli alzarono la
corolla ferita con un solo desiderio: ricominciare… e guardarono verso sud… da
dove il sole aveva ripreso a brillare. E conquistarono forza.
Il sole riappariva sempre, era la
loro certezza, qualsiasi cosa fosse accaduta!
Poi un fischio doloroso: piccolo
merlo svolazzava qua e là smarrito. La tempesta aveva distrutto tutto, anche il
suo nido e vagava in cerca di riparo.
“Vieni qui fra noi, piccolo
merlo!” gli gridò un girasole.
Piccolo merlo si fermò e
saltellando mesto si accoccolò presso il fiore maestoso pur se ferito.
“Ricominciamo, piccolo merlo, non
ci spaventiamo, guardiamo sempre al sole, senza perderlo mai di vista! Qui sta
la nostra forza. E non ci sentiamo meno liberi di te che voli senza
costrizioni, ma che devi combattere anche tu con quel che la vita ti fa
incontrare.”
Piccolo merlo aveva capito, nascose il becco fra le ali e si addormentò
consolato.
E tu, bambino mio, hai il tuo
sole a cui guardare sempre per ricominciare?
Pubblicato da Annamaria Gatti
foto da Public Domain Pictures
Bellissimo!
RispondiEliminagrazie, chiunque tu sia, felice di poter condividere
Eliminaannamaria!
Mi piace, soprattutto la solidarietà tra diversi:girasoli e un merlo
RispondiEliminabella intuizione Gabriele, aggiunge valore alla favola, è un aspetto che non avevo esplicitamente preso in considerazione! Grazie
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