martedì 29 luglio 2025

Dalla Summer School interuniversitaria un sogno e una speranza




La sede della Summer School a Ossana


In un video i momenti salienti di un evento che ha coinvolto oltre 50 studenti universitari, attori con docenti e tutor, di una proposta innovativa nel suo genere con "l’obiettivo di rimettere al centro la vocazione educativa come missione personale e professionale, non solo come veicolo di conoscenze". Sono stati guidati in un percorso avvincente che ha integrato lezioni frontali, laboratori creativi, focus group, escursioni e momenti di rielaborazione personale e forti testimonianze. Al centro, la ricerca di un nuovo modello educativo fondato su relazioni autentiche, responsabilità sociale e valori profondamente umani. La metodologia scelta per la Summer School è stata infatti quella del laboratorio che valorizza l’ascolto attivo, il confronto, la condivisione di vissuti ed esperienze.

La Summer School interuniversitaria “Oggi per essere futuro” è stata promossa da Istituto Universitario Sophia (fondato da Chiara Lubich) in collaborazione con Istituto Salesiano di Venezia (Iusve), Cattedra Unesco dell’Università Cattolica di Milano, Dipartimento di Psicologia e Scienze cognitive dell’Università di Trento, Centro Studi Care dell’Università Cattolica di Piacenza, NGO New Humanity in General Consultative Status Onu. C.L.

Nel video prodotto da Telepace una bella sintesi dell'evento.

https://youtu.be/5voZwkRBCu0?si=1TblTCveDdQk-U3Z 

pubblicato da Annamaria Gatti

foto di A.G. e X

domenica 27 luglio 2025

E anche gli insegnanti vanno alla Summer School

                           

Eh sì, c'è chi, fra i docenti, alla chiusura degli impegni scolastici va a scuola in Val di Sole, dal Piemonte alle Marche,  dal Friuli alla Sicilia. Perchè? 

Molte le motivazioni che hanno scandito questo primo appuntamento di una rete, divenuta associazione di recente, e già riferimento di realtà che lavorano nell'ambito della ricerca e della divulgazione didattica e pedagogica.

Ho condiviso alcuni momenti con un gruppo coeso, che ha organizzato negli ultimi anni già altri momenti di formazione. Ne ho assaporato la genuina passione, frutto di cammini tenaci, alla ricerca del meglio per la propria professionalità e, ovviamente, per i propri studenti. Ho ritrovato in ciascuno uno sguardo consapevole rivolto al futuro, al sogno di cui si nutrono per poter fare la differenza, nella ricerca di ciò che serve davvero per costruire attraverso l'educazione un mondo migliore, nonostante tutto.

Ecco il  comunicato conclusivo della giornalista Candela Copparoni che ha curato anche i comunicati della Summer School inter-universitaria,  che si è tenuta parallelamente e con cui sono stati condivisi alcuni eventi nel corso della settimana.

"Nell'educazione un tesoro. L'autorevole impegno in Val di Sole della Rete Insegnanti Italia

Più di trenta insegnanti, provenienti da tutta Italia, si sono dati appuntamento in Trentino, Val di Sole (Pellizzano), per realizzare un sogno: una summer school, proprio nei luoghi in cui una straordinaria maestra, Chiara Lubich, nel 1938 ha iniziato a insegnare.

Una settimana di studio in cui far convergere la propria passione educativa sulle vie pedagogiche tracciate da questa educatrice. Una didattica competente e lungimirante in quegli anni difficili alle porte della guerra: attenzione data ad ognuno dei suo alunni, senza lasciare indietro nessuno, testimonianza di vita autentica, richiamo quotidiano al pensare e all'agire per un mondo unito e fraterno.

 

Sulla scia della maestra Chiara Lubich la summer school in Val di Sole ha giorno dopo giorno scandito l'impegno a vivere la relazione educativa come tratto essenziale, ragione portante l'azione educativa stessa, il camminare insieme – insegnanti e studenti –, a tessere una rete efficace d'impegno, talvolta faticosa, per un mondo più unito e fraterno.

“Senza investire oggi nell'educazione non possiamo sperare nel futuro”, “perché l'educazione è la più grande emergenza oggi per la quale occorre investire con più competenza e coraggio” – hanno sottolineato Michele De Beni e Giuseppe Milan dell’Istituto Universitario Sophia. In questo grande impegno “possiamo essere protagonisti del cambiamento illuminando l'animo umano”, ha sottolineato l’insegnante Giovanni Morello, collaboratore della rivista La tecnica della scuola.

Insieme è possibile contribuire a cambiare e migliorare il mondo con la stessa luce negli occhi di Chiara Lubich, maestra coraggiosa tra le montagne della Val di Sole."

Pubblicato da Annamaria Gatti

gatti54@yahoo.it

domenica 6 luglio 2025

Alexander Langer: nessun domani si costruisce con le bombe. E camminate insieme, più lentamente, profondamente, dolcemente... Quanto questo approccio serve anche ad educare alla pace

 

Alexander Langer, ambientalista ed eurodeputato ha lavorato a fianco di Sassoli. 
Ricordiamo entrambi con ammirazione e gratitudine. (foto BarBalcani)

A trent'anni dalla morte, parole così attuali! Questi pensieri sulla pace e sulla lentezza, l'attesa, la dolcezza e la cura delle relazioni ci fanno bene e ci inquietano. E non esiste pensiero di "sinistra o destra", esiste il pensiero di persone che hanno a cuore l'umanità. Langer resta uno che parla alla mente e al cuore degli uomini, che stanno perdendo la loro umanità, perchè stiamo saldi nella consapevolezza. Non stanchiamoci di fare e di mostrare il bene, che spesso è silenziato. E' una battaglia non violenta.

 "È TEMPO DI ESSERE PICCOLI. NON ABBIATE FRETTA. VI INVITO A SOSTARE, A COLTIVARE IL DUBBIO, A PRATICARE L’ASCOLTO, A CUSTODIRE IL FRAGILE"

di Alexander Langer

“Non abbiate fretta. Non credete che solo correndo si possa arrivare. In questo tempo che ci spinge al rumore, alla velocità, alla conquista, io vi invito a sostare. A coltivare il dubbio, a praticare l’ascolto, a custodire il fragile.

È tempo di essere piccoli, non per rinunciare, ma per scegliere. Piccoli per non dominare, ma per appartenere. Non cercate la forza che impone, ma quella che sostiene. La dolcezza non è resa, ma resistenza. La lentezza non è pigrizia, ma profondità. E la profondità, oggi più che mai, è rivoluzionaria.

Cercate l’indefinito, là dove le cose non sono subito chiare, nette, pronte a essere consumate. È lì che abita la possibilità di un mondo condiviso, dove nessuno ha l’ultima parola e tutti possono dire qualcosa. Vi chiedo questo: abbiate il coraggio dell’autolimitazione, della sobrietà, della gratuità. Non come sacrificio, ma come atto di liberazione. Come un fiore che sboccia senza chiedere nulla in cambio. 

E scegliete, sempre, la pace. Non come assenza di guerra, ma come tessitura quotidiana di legami. Non come tregua, ma come scelta di vita.

La nonviolenza non è debolezza, è la più alta forma di forza. È dire no senza distruggere. È resistere senza odiare. È costruire ponti dove altri alzano muri. Rifiutate il riarmo, le spese folli in armi, le retoriche del nemico. Non lasciate che la paura vi spinga ad armare il futuro. Nessuna vera sicurezza nasce dall’intimidazione.

Nessun domani si costruisce con le bombe.

E se vi chiedono da che parte state, non abbiate paura di dire: dalla parte della vita che cresce lenta, fragile, profonda. Dalla parte dell’umano. Dalla parte della pace. Ecco, questa è la mia sinistra. E forse, può essere ancora la nostra.

Non abbiate paura della lentezza, né della solitudine che a volte accompagna chi cerca sentieri nuovi. Non tutto si concluderà oggi, né domani. Ma ogni gesto, ogni parola nonviolenta, ogni scelta sobria e giusta, è un seme.

E i semi, anche se non li vediamo subito germogliare, fanno il loro lavoro. Abbiate cura. Degli altri, della terra, del tempo. Abbiate cura di ciò che cresce piano. E camminate. Non da soli, ma insieme. Più lentamente, più profondamente, più dolcemente”.

Da facebook 

Pubblicato da Annamaria Gatti